Tre ragazzi si perdono sul Canin, recuperati nella notte

La pioggia e i temporali hanno reso difficoltose le operazioni di soccorso. I tre ventenni sono rimasti bloccati sul Picco di Carnizza per l'arrivo del buio durante la discesa, nel Comune di Resia
UDINE. Il Soccorso Alpino di Cave del Predil è intervenuto la scorsa notte sul massiccio del Monte Canin assieme ai tecnici della Guardia di Finanza di Sella Nevea, per ricondurre al sicuro tre ventenni rimasti bloccati sul Picco di Carnizza per l'arrivo del buio durante la discesa, nel Comune di Resia.


I ragazzi erano partiti mercoledì mattina alle dieci dal Ricovero Igor Crasso, sopra Stolvizza, dove avevano pernottato e, percorrendo un tratto dell'Altavia Resiana hanno risalito la Ferrata Julia lungo il versante settentrionale fino sulla cima del Canin, dove sono arrivati intorno alle 18.


L'intenzione era poi, nonostante la tarda ora, di scendere lungo la cresta ovest del massiccio, attraverso il Picco di Carnizza e la Ferrata Grasselli, per pernottare al Bivacco Marussich.


Lungo la discesa, che avviene su una cresta a tratti molto esposta, sono stati però colti dal buio e dal peggioramento del tempo, decidendo a un certo punto di fermarsi e di chiamare i soccorsi.


Al buio, nonostante le torce frontali, non riuscivano a capire a che punto del percorso si trovavano e se erano cessate le difficoltà, non avendo mai percorso l'itinerario in precedenza.


La prima chiamata è arrivata tramite il 112 intorno alle 21.30. I tre giovani, una ragazza di 20 anni di Torino e due ragazzi triestini di 22 e 21 anni, erano in buone condizioni, in una posizione sicura.


Sono stati rassicurati dal capostazione di Cave e invitati a fermarsi e mettersi al riparo lontano dai cavi della ferrata, per attendere l'alba.


Dopo un pò di tempo è arrivata una seconda chiamata, dove i giovani lamentavano di avere freddo e di temere il temporale.


A quel punto, considerato il possibile peggioramento del tempo, le squadre sono partite nel cuore della notte. I tecnici hanno raggiunto a mezzanotte il Rifugio Gilberti con il fuoristrada e una prima squadra si è incamminata. Attraverso Sella Bila Pec, sotto il temporale, si sono diretti verso la Ferrata Grasselli.


Una seconda squadra è partita poco dopo con thermos di bevande calde e abiti di ricambio. Attorno all'una di notte il maltempo ha concesso una pausa.


Intorno all'una e mezza, la prima squadra ha raggiunto i ragazzi, infreddoliti e spaventati ma in buone condizioni di salute, a quota 2.200 metri; non indossavano calzature adatte, avevano perso una torcia frontale e non avevano valutato attentamente i tempi di percorrenza e la lunghezza del percorso.


Sono stati portati al Bivacco Marussich, dove nel frattempo è arrivata la seconda squadra. Intorno alle ore 2.30 il gruppo si è mosso per rientrare la Rifugio Gilberti, dove è giunto intorno alle 4.


All'intervento hanno preso parte undici tecnici Cnsas e due tecnici della Guardia di Finanza.


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