Tre ragazze e una mascotte: ecco gli angeli degli animali

Le veterinarie Elisa, Paola e Daria e la meticcia Lilly sono un simbolo: dal salvataggio della cagnolina maltese “Angie” ai soccorsi a conigli, cavie e rettili
Le chiamano “gli angeli degli animali”. Sono le tre veterinarie dell’ambulatorio Leandrin Puiatti che, con il loro amore incondizionato per gli animali domestici di ogni tipologia, hanno salvato la vita di numerosi quattro zampe (e non soltanto).


Nel loro ambulatorio sono abituate ad affrontare emergenze di ogni tipo, strappando da morte gli amici più fedeli che un essere umano possa avere. L’ambulatorio, a Fiume Veneto in via suor Serafina Gregoris 10 (tel. 043445717), è stato aperto nel 2008 dalle dottoresse Elisa Leandrin e Paola Puiatti che hanno scelto di insediarsi in paese per l’assenza di un servizio di questo tipo. Ambedue provenivano da esperienze in ambulatori di altri veterinari, decidendo, spinte dalla volontà di proseguire autonomamente nella cura degli animali, di aprire l’attività. Successivamente, si è aggiunta la dottoressa Daria Maronese, completando un team che riesce ad affrontare anche i casi più difficili.


L’espressione “Angeli degli animali” è stata coniata dalla padrona di una cagnolina di razza maltese, Angie, che è giunta in ambulatorio con l’animale in braccio: presentava una profonda ferita alla zampa in seguito a un investimento di un’automobile. Il manto bianco della cagnetta era chiazzato di sangue e la padrona era sotto choc. «La coscia sinistra presentava una profonda ferita che necessitava di essere stabilizzata – ricordano le veterinarie –. E per questo si è resa necessaria una cura con flebo e terapia antidolorifica». La cagnolina è stata tenuta sott’occhio tutta la notte dalle dottoresse e la mattina successiva è stato possibile operarla. «L’operazione è durata un paio d’ore – spiega Elisa, la chirurga del team – ed è andata molto bene, tanto che Angie è potuta tornare a casa la sera stessa».


La cura dei cani e dei gatti, d’emergenza, è necessaria anche per salvare i pelosetti da inavvertiti bocconi pericolosi che creano occlusioni intestinali: per i cani in particolare le ossa che si sono ingurgitati o ai giochini per bambini che si sono mangiati, oppure per i gatti i fili di cotone o di lana con i quali giocano. Ma non esistono, nell’ambulatorio Leandrin Puiatti, soltanto cani e gatti. Tra le mani hanno avuto a che fare con conigli, criceti, cavie peruviane, rettili vari (tra cui tartarughe o lucertole), ma scorrendo le foto sul profilo Facebook dell’ambulatorio si notano anche gechi o ricci.


E, nell’ambito dell’aiuto nei confronti degli animali, l’ambulatorio funge anche da cassa di risonanza attraverso i social network degli animali che cercano casa. Come Lilly, la mascotte dell’ambulatorio, una meticcia di 13 anni che Elisa ha adottato sei anni fa alla morte del padrone. Oggi Lilly zampetta tra i corridoi della struttura allestita con sala operatoria, ambulatorio per i raggi, due ambulatori visite e una sorta di astanteria dove gli animali vengono tenuti sotto osservazione dopo un intervento. Proprio l’altro giorno sono riuscite a dare in adozione un cane di dieci anni, anch’esso orfano della padrona. Dopo un’adozione andata male, nonostante l’età avanzata, è riuscito a trovare una casa che l’accogliesse.


«Per noi è fondamentale il dialogo con i padroni, spiegando precisamente cosa facciamo e cosa succede dopo – spiegano le dottoresse – in modo da rassicurarli nel momento in cui si affidano alle nostre cure. Inoltre, offriamo anche un pet corner con vendita di prodotti utili alla cura degli animali».


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