Travolto e ucciso dal treno, passeggeri bloccati 40 persone soccorse dai pompieri

Sui binari i fari hanno illuminato un uomo, a un paio di chilometri dalla stazione ferroviaria di Fontanafredda. Il macchinista ha subito inchiodato. L’impatto, inevitabile, è stato fatale per un 67enne di Porcia. I familiari, preoccupati, avevano lanciato l’allarme intorno alle 18, quando l’uomo si era allontanato dalla sua abitazione.
A bordo del convoglio, fermatosi in aperta campagna, c’erano quaranta passeggeri. Il treno regionale 16821 di Trenitalia era diretto da Udine a Venezia. L’investimento è avvenuto alle 18.18. La circolazione ferroviaria è stata sospesa, ma a quell’ora non c’erano altri treni fermi nella linea. Subito sono stati mobilitati i soccorsi: l’automedica del 118 non è riuscita a raggiungere i binari, che si snodano in quel punto su una scarpata alta più di un metro. I vigili del fuoco di Pordenone hanno dovuto scendere lungo un pendio boscoso e tranciare una rete metallica per raggiungere il treno. Con le torce hanno ispezionato i binari alla ricerca del corpo. Per l’uomo non c’era più nulla da fare. Sono stati allertati la polizia ferroviaria e i carabinieri della stazione di Fontanafredda. I pompieri hanno creato un percorso protetto e una sorta di terrapieno per consentire ai passeggeri di scendere dal convoglio in piena sicurezza. Verso le 20.40, dopo più di due ore di attesa a bordo, i viaggiatori sono scesi dal treno e sono stati portati ai bus. Le Ferrovie dello Stato hanno subito messo a disposizione autobus sostitutivi fra Pordenone e Sacile per scongiurare ulteriori disagi all’utenza. Gli accertamenti di polizia giudiziaria e le operazioni di recupero della salma si sono protratte ancora. —
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