Trattori in corteo per il Ringraziamento

BRUGNERA. Si è rinnovata nella frazione di Tamai di Brugnera la festa del Ringraziamento, un appuntamento annuale all’insegna della tradizione che ancora anima la laboriosa comunità locale. «Gli...

BRUGNERA. Si è rinnovata nella frazione di Tamai di Brugnera la festa del Ringraziamento, un appuntamento annuale all’insegna della tradizione che ancora anima la laboriosa comunità locale.

«Gli allevatori e i coltivatori – ha sottolineato il sindaco Ivo Moras – oggi sono qui a rendere grazie per i frutti che hanno ricevuto nell’anno. A nostra volta li ringraziamo per essere oggi fautori del bene comune nel rispetto e nel controllo della nostra terra».

Una presenza significativa, quella costituita da allevatori e coltivatori, come evidenziato dalla presenza di centoventi trattori e macchine agricole, che per l’occasione hanno sfilato per le vie del paese prima di ricevere la tradizionale benedizione. La festa, che ha avuto in cabina di regia la sezione Coldiretti guidata da Aldo Pignat (presidente) e Ferdinando Bortolin (vicepresidente), ha preso il via con la messa concelebrata da monsignor Saverio Bravin, monsignor Sante Boscariol e don Aldo Gasparotto.

A conclusione si è tenuta la celebrazione ufficiale con l’intervento del sindaco, per il quale risulta oltremodo urgente riconoscere la centralità del lavoro agricolo per recuperare quel processo virtuoso che ridona dignità di persona al lavoratore della terra nella stessa misura che ai lavoratori dell’industria e dei servizi. «Non possiamo dimenticare – ha dichiarato il primo cittadino – come il nostro paese detenga un primato nel consumo di suolo, risorsa pregiata e di fatto non rinnovabile non di rado oggetto di trasformazione senza una corretta pianificazione del territorio e senza controlli paesaggistici. Con la scomparsa del suolo, e del suolo agricolo in particolare, scompaiono per sempre paesaggio agrario, biodiversità, imprenditorialità ed aziende agricole, cultura e tradizioni rurali».

Il sindaco ha poi fatto riferimento al lavoro che, ha rimarcato, è ancora una risorsa del territorio. «Confidiamo – ha detto in proposito – che l’intelligenza e la capacità dei nostri artigiani e imprenditori ci porti a superare la crisi e a garantirlo a tutti, non dimenticando che la crescita di ciascuno passa attraverso l’impegno di ognuno». La giornata di festa si è conclusa con una riunione conviviale, che si è avvalsa dell’impegno di un gruppo di volontari coordinati dalle famiglie Bortolin e Pignat, e con la gara di tiro alla fune con i trattori.

Mario Modolo

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