Trasloco concluso, primi sei ospiti al Csm

Dopo i lavori di adeguamento, costati 1,8 milioni di euro, il nuovo Centro di salute mentale è diventato operativo

A quasi un mese dall’inaugurazione, la nuova sede del Csm (Centro di salute mentale) al Parco Basaglia è diventata operativa. Nell’arco di tre giorni, infatti, sono state effettuate le operazioni di trasloco curate dall’Aas con il sostegno della cooperativa Minerva.

Dopo anni di attesa, dunque, il Centro di salute mentale “Alto Isontino” di Gorizia ha lasciato il fatiscente palazzone dell’ex Sanatorio per trasferirsi qualche decina di metri più avanti, sempre in via Vittorio Veneto, nel cuore di parco Basaglia, all’interno della palazzina che in passato aveva ospitato le cucine dell’ex manicomio e gli alloggi delle suore.

L’edificio che ospita il nuovo Csm si trova proprio dietro la sede degli uffici direzionali dell’Azienda per l’assistenza sanitaria. I lavori, come è noto, hanno richiesto un investimento complessivo di 1.8 milioni di euro, serviti a rimettere in sesto l’immobile, inutilizzato ormai da decenni. Lo spazio a disposizione è notevole: la palazzina dispone di complessivi 1300 metri quadrati suddivisi su tre piani (al pianoterra spazi di aggregazione, al primo le degenze e gli ambulatori, al secondo gli studi dei medici e nel seminterrato una sala polifunzionale). Nelle confortevoli camerette con vista sul parco, singole e doppie, sono ricoverati attualmente sei pazienti. «In un secondo momento», rimarca l’ingegner Debora Furlani dell’Aas, «dovremo ricavare all’esterno uno spazio parcheggi per i mezzi degli operatori e rivedere la viabilità interna del Parco, visto l’aumento del flusso veicolare. Sarà inoltre chiusa la prima palazzina, quella che ospitava la direzione del Dipartimento di salute mentale, mentre rimarrà attivo il Centro diurno come sede di associazioni».

Si tratta di un passo in avanti importantissimo. È sotto gli occhi di tutti il degrado dell’ex sanatorio, ora rimasto vuoto. Sono soprattutto i tendaggi (sporchi, usurati e strappati) a “regalare” un colpo d’occhio pessimo della struttura. I muri sono tutti anneriti e ammuffiti, qualche grondaia è pericolante. Di concerto con la Regione, l’Aas cercherà di venderlo, per un costo stimato di circa 5 milioni. Ma non sarà un’impresa facile. Per il momento l’edificio verrà messo in sicurezza e sigillato ermeticamente affinchè non diventi un rifugio per ospiti indesiderati.

Ieri alcuni operatori trasportavano le ultime cose nella nuova sede, lampade e altri oggetti. Sul portone d’ingresso campeggia un cartello che informa come il Csm si è trasferito al Parco Basaglia. Nella breve rampa di scale che porta al piano rialzato, ancora da ripulire, bucce d’arancia, bottigliette di plastica e mozziconi di sigaretta si mescolano ai tanti ricordi di chi, in questa struttura ormai cadente, ha trascorso anni di lavoro. (vi.co.)

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