Trasformare il dolore in arte, è “Crevaduris”
Impeccabili. Senza rughe né esitazioni. Efficienti, sani, accattivanti, produttivi, perfetti. Così ci vuole una società che scandisce tempi e toni schizofrenici delle nostre esistenze. E dove nascondiamo fragilità e paure? Fingiamo non esista la malattia, eppure arriva senza preavviso. Difficile far indossare al dolore un lustrino, per camuffarlo o renderlo alla moda e celare le ferite. È nella crepa che può nascere un filo d’erba. È dalla fenditura che può passare la luce.
“Crevaduris” è il nome friulano di un gruppo di giovani amici con competenze diverse, cresciuto, come un abbraccio, attorno a Chiara Delfina Comand, rinata dopo una malattia. È lei che pensa all’idea di «dare forma bella al dolore nella cultura del non dolore», di trasformarlo in arte. Un sogno fatto proprio nel momento del suo incubo peggiore: «Mentre mi risvegliavo su un letto d’ospedale con la diagnosi di un carcinoma al terzo stadio avanzato, una di quelle cose che non vorresti mai sentirti dire», specie a poco più di vent’anni. Gli strappi, le rotture, le ferite «possono essere valorizzate come nel kintsugi», l’antica tecnica giapponese che ricongiunge i pezzi di ceramiche con l’oro. “Crevaduris” diventano «punti di forza», aperture alla vita.
Ora il sogno si tramuta in un bando rivolto agli artisti. «Musicisti, artigiani, pittori, scrittori, scultori, fotografi, ballerini, illustratori, performer, attori» sono invitati a raccontare, in un’opera, il dolore, la rinascita, le cicatrici. Le candidature dovranno pervenire entro il 6 gennaio 2021, accompagnate da note biografiche, motivazioni e dal “concept dell’opera”, un’idea progettuale che, dopo una selezione, dovrà essere realizzata e consegnata entro il 15 febbraio. La documentazione delle fasi creative, attraverso testi, foto o video, sarà pubblicata sul sito e sui canali social del progetto, in particolare su Instagram, dove già prendono forma fragilità e ferite che si aprono a nuova vita. Informazioni, bando e modulo per la partecipazione, individuale o di gruppo, sono disponibili su www.crevaduris.it.
Le opere saranno selezionate dalla giuria composta dal Team Crevaduris: Chiara Delfina Comand, Sabina Freschi, Stefano Barel, Giulia Sillani, Chiara Malamocco, Carol Mosanghini, Davide Andreussi, Silvia Ponton, Alberto Evangelista. Il progetto prevede una prima fase di visualizzazione online, in un atelier virtuale, e un secondo momento dal vivo con l’esposizione sensoriale in una mostra pensata per la primavera o l’estate. —
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