Tragedia del Natisone, il tribunale di Udine riunisce i due procedimenti

Il giudice: “Sussiste una connessione e la trattazione separata comporterebbe un aumento dei tempi processuali”. Presenti all’udienza una cinquantina di pompieri in borghese in segno di solidarietà. Prossima udineza il 18 dicembre

Alessandro Cesare

Il giudice del tribunale di Udine Daniele Feleschini Bernaba ha deciso di riunire i due procedimenti relativi alla morte dei tre ragazzi travolti dal Natisone, Patrizia Cormos, Bianca Doros e Cristian Casian Molnar.

“Sussiste una connessione tra i procedimenti - ha affermato - e la trattazione separata comporterebbe un aumento dei tempi processuali”.

 

Processo Natisone, il procuratore Lia: "Corretto riunire i due procedimenti"

Dicendo questo il giudice ha deciso che sarà lui a portare avanti il ​​procedimento. Durante l'udienza ospitata in tribunale nella mattinata di martedì 2 dicembre sono intervenuti il ​​procuratore capo Massimo Lia, la pm Letizia Puppa, i difensori dei quattro imputati, Stefano Buonocore e Alfonso Mangoni per i tre vigili del fuoco, Maurizio Miculan per l'operatore Sores.

Presenti anche una cinquantina di pompieri in borghese giunti in aula per manifestare la propria solidarietà ai colleghi coinvolti nell'indagine, insieme al comandante provinciale dei vigili del fuoco di Udine, Francesco Pilo.

Nel corso dell'udienza l'avvocato delle tre famiglie, Maurizio Stefanizzi, costituendosi parte civile ha chiamato in causa quali responsabili civili il ministero dell'Interno e l'Arcs.

Faleschini si è riservato la decisione, rinviando l'udienza al 18 dicembre. Sarà quello il momento in cui potrà essere finalmente aperta la fase dibattimentale.

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