Traffico di cuccioli dall’Est Europa: inflitte due condanne

I cuccioli di cane, ventidue in tutto e di varie razze, erano stipati nel bagagliaio dell’auto, insieme ai loro stessi escrementi e in assenza di cibo e acqua.
Era stato proprio il cattivo odore a insospettire i poliziotti della Stradale che, il 9 aprile 2018, avevano bloccato per un controllo una Renault Megan station wagon lungo l’autostrada A4, all’altezza del comune di Porpetto. I due uomini che li stavano trasportando erano stati prontamente denunciati e i cuccioli, sprovvisti di microchip e non ancora vaccinati, erano stati visitati e poi affidati al canile di Udine in custodia giudiziale. Del gruppo, cinque sarebbero morti di lì a poco e gli altri affidati alle cure e all’amore di altrettanti privati.
Il procedimento giudiziario che ne era seguito si è concluso con la condanna di entrambi i trasportatori, il 47enne Massimiliano Baroni e il 58enne Marco Belloni, residenti a Melegnano (Milano), a 5 mesi di reclusione 5 mila euro di multa per traffico di animali da compagnia e a 3 mesi di arresto, per detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura. Il giudice monocratico di Udine, Mauro Qualizza, ha concesso al solo Belloni la sospensione condizionale della pena (per l’altro ha inciso l’esistenza di precidenti specifici commessi a Lodi). La sentenza prevede anche il risarcimento dei danni alla Lav, che si era costituita parte civile con l’avvocato Maddalena Bosio. La somma sarà quantificata in separato giudizio.
Le indagini, coordinate dal pm Andrea Gondolo, avevano accertato la provenienza dei cuccioli dall’Est Europa. Introdotti illegalmente in Italia, sarebbero stati acquistati a Gorizia e instradati verso il mercato di Milano. Un sorpasso azzardato e l’uso del telefonino durante la guida, però, avevano attirato l’attenzione della Polizia stradale e messo così fine all’affare. «La repressione da sola non basta – osserva Ilaria Innocenti, responsabile Area animali familiari Lav –, occorre favorire una cultura del rispetto verso gli altri animali: non sono merce, bensì esseri viventi e senzienti con esigenze specifiche».
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