Torneo in ricordo di Andrea Gasparotto

FIUME VENETO. Andrea Gasparotto ieri avrebbe compiuto 22 anni. Il 9 maggio di due anni fa, mentre Pordenone accoglieva gli alpini per l’adunata nazionale, un incidente stradale ha spezzato i sogni di...

FIUME VENETO. Andrea Gasparotto ieri avrebbe compiuto 22 anni. Il 9 maggio di due anni fa, mentre Pordenone accoglieva gli alpini per l’adunata nazionale, un incidente stradale ha spezzato i sogni di un ragazzo che amava giocare a pallacanestro, un giovane per il quale il destino ha disegnato una fine tragica a soli 20 anni.

Dicono che le persone care che non ci sono più continuino a vivere non soltanto nei nostri ricordi, ma anche nelle azioni che quotidianamente compiamo. Andrea continua a vivere non soltanto nel cuore della sua famiglia e dei tanti amici che aveva saputo crearsi, ma il suo ricordo viene rinnovato anche attraverso un’iniziativa benefica che sarà riproposta domenica, dalle 17, al palazzetto dello sport di Fiume Veneto.

“Andrea sorride ancora”, questo il titolo del torneo di pallacanestro, giunto alla seconda edizione, attraverso il quale genitori, fratelli, amici e compagni di squadra ricordano il giovane di Fiume Veneto. Il ricavato 2015 è stato utilizzato per realizzare un campo di basket nella missione di Pinyudo, in Etiopia. Quanto verrà raccolto domenica, servirà per comprare scarpe da pallacanestro per i ragazzi della missione. A sfidarsi, sul parquet che tante volte ha visto protagonista Andrea, saranno quattro team, formati da amici e compagni di squadra del giovane venuto a mancare due anni fa. Un ragazzo il cui sorriso è rimasto legato in maniera indissolubile al ricordo di chi gli voleva bene, di chi due anni fa non riusciva a capacitarsi per il destino toccatogli.

«Domenica – hanno detto gli organizzatori –, il suo sorriso sarà la stella polare di un evento che riuscirà ad aiutare in modo concreto giovani poco più piccoli di Andrea, ragazzi che potranno sorridere come faceva lui mentre inseguiva i suoi sogni sul parquet». (m.p.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto