Tornano i vandali tra piante abbattute e muri imbrattati

A Muzzana del Turgnano il sindaco lancia l’allarme: colpevoli da punire. Avvertiti i carabinieri e chiesta collaborazione ai residenti

MUZZANA. Ennesimo atto vandalico a Muzzana: abbattute piante, divelte reti, imbrattati muri e sporcate zone pubbliche con vari materiali. Il sindaco, Cristian Sedran dice basta e annuncia: «I colpevoli non devono restare impuniti».

Non solo, ma scende in campo con la scuola e le forze dell’ordine per avviare un percorso condiviso con genitori e ragazzi contro ogni forma di vandalismo e bullismo. Del fatto sono stati informati anche i carabinieri della stazione di Palazzolo dello Stella.

A farne le spese questa volta è stata la frazione dei Casali Franceschinis, che ieri mattina si è svegliata trovando un disastro nella zona adibita a uso pubblico: piante sradicate, reti di recinzione divelte e muretti abbattuti, ma anche materiali versati in alcune colture.

I soliti ignoti devono aver agito nella notte senza però che nessuno si accorgesse di nulla. Gli abitanti della frazione hanno segnalato immediatamente il misfatto al sindaco, che non senza preoccupazione commenta: «Si tratta dell'ennesimo atto vandalico accaduto negli ultimi mesi a Muzzana. Non è più un caso, bullismo e vandalismi fanno parte delle problematiche della società di oggi. A breve partirà un percorso di incontri per genitori e per i ragazzi. Nel frattempo chiedo a tutti i cittadini senso di responsabilità e collaborazione nel segnalarmi persone o situazioni sospette. Cari vandali se avete tanta rabbia e tanta energia da far uscire dal vostro corpo pedalate come il grande Davide Tommasin di “nagayeproject”».

Pronta la risposta del ciclista Davide Tommasin: «Pochi chilometri in bicicletta sono un ottimo sfogo per bruciare sul nascere idee e pensieri malsani».

L’assessore ai Lavori pubblici Massimiliano Paravano ricorda che già la scorsa settimana si erano verificati atti simili nel centro del capoluogo dove era stata abbattuta la cartellonistica e segnaletica, imbrattati muri e sporcate alcune zone, ma la cosa non sembrava avere un seguito e tutti hanno pensato si trattasse della bravata di qualcuno, ora invece la situazione è cambiata e anche i precedenti casi sporadici hanno acquistato una diversa valenza.

«Purtroppo – dice – dobbiamo riscontrare che non si tratta di bravate, quelle le abbiamo fatte tutti, ma di atti ripetuti che oltre a essere sconsiderati provocano danno erariale.Adesso basta scherzare».

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