Top 500, le aziende del Fvg al galoppo in un Paese che continua ad arrancare

Nel giorno in cui numeri impietosi fotografano il modesto trend del Pil del Paese – +0,2% medio annuo tra il 2000 e il 2018, contro il +2% medio degli anni 80 e 90, e contro il +4,8% del ventennio del boom –, il Messaggero Veneto presenta Top 500, numero speciale di Nordest economia, che racconta, fortunatamente, un’altra storia. Racconta delle imprese che, a prescindere, in questi anni hanno incrementato fatturato, utili, occupazione. Hanno brevettato, investito, si sono riorientate. Hanno individuato nuovi mercati, creato nuovi prodotti, cercato nuovi clienti. E tutto questo, come dicevamo, a prescindere.
A prescindere da un sistema Paese ostile, da politiche economiche a volte assenti e a volte sbagliate. A prescindere da una burocrazia ottusa che impone sempre nuovi adempimenti, aggravando costi, complicando procedure. A prescindere da norme scritte da chi, evidentemente, della materia sa poco o nulla, ma che diventano un ulteriore vincolo, un altro ostacolo. A prescindere da una tassazione penalizzante che diventa zavorra per aziende e cittadini, che non si traduce tout cour in servizi efficienti ed efficaci.
In controtendenza
Nonostante tutto ciò, c’è in Friuli Venezia Giulia un tessuto economico vivo e vitale: le imprese, per l’appunto. E alle prime 500, per fatturato e redditività - ma col pensiero a tutte le oltre 90 mila aziende della regione - il Messaggero Veneto riserva, anche quest’anno, una pubblicazione dedicata, Top 500.
Un inserto di 48 pagine che contiene la classifica, e quindi l’elenco delle prime cinquecento società con i dati salienti (fatturato, variazione delle vendite tra il 2017 e l’anno precedente, ebitda, ovvero margine operativo lordo ecc.), le analisi, da quella dell’economista Paolo Ermano, a quella del docente di Strategie di impresa ed economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia Enzo Rullani, a quella dello storico dell’economia della Bocconi Giuseppe Berta.
E naturalmente contiene lo studio dei ricercatori di Fondazione Nord Est e di PwC che hanno realizzato il corposo lavoro di individuazione ed elaborazione dei dati di bilancio: Gianluca Toschi, Cristina Landro, Erica Andretta e Nicola Anzivino. A seguire le interviste ai leader di Confindustria: il presidente regionale Giuseppe Bono, Anna Mareschi Danieli, guida degli industriali udinesi, Michelangelo Agrusti al vertice di Unindustria Pordenone.
Il segreto
E quindi le storie, racconti che sono ritratti di aziende che hanno macinato crescita e sviluppo nei diversi settori in cui operano, che svelano le strategie: come questo trend positivo sia stato possibile. E si scopre che, spesso, non c’è alcun mistero, nessuna pozione miracolosa, nessun colpo di fortuna. Solo lavoro. Tenace, costante, caparbio persino, lavoro.
Che si declina in attività coerenti con lo scopo. Come l’andare a cercare nuovi clienti («sbaglia chi, come il vecchio negoziante d’un tempo, si mette davanti alla porta in attesa dei clienti», avverte Edoardo Roncadin), o come investire in ricerca e innovazione («il mix tra innovazione tecnologica ed export ci ha consentito di superare la fase recessiva», indica la via Valerio Pontarolo), o come lo sposare con convinzione le nuove tecnologie, comprendendo come la digitalizzazione, e più in generale industria 4.0, può essere un formidabile vantaggio competitivo, o, ancora, individuare nuovi approcci di vendita, investire nel capitale umano, mantenere l’artigianalità delle produzioni...
Top 500 è dunque un piccolo compendio dell’economia del Friuli Venezia Giulia, fatta da grandi, medie e piccole imprese che ogni giorno combattono – su più fronti – una battaglia. La battaglia per continuare ad esistere, a crescere, a creare lavoro, a generare benessere che si riverbera sull’intero territorio e sul Paese.
Lunedì a Pordenone
Quest’anno la pubblicazione sarà oggetto di approfondimento in due distinti eventi. Il primo è in programma domani a Pordenone, al Teatro Verdi dalle 17,15, in occasione delle celebrazioni per i primi 50 anni di Unindustria Pordenone.
Interverranno in qualità di ospiti Giuseppe Bono, Ad di Fincantieri, presidente della Fondazione Nord Est e Confindustria Fvg; Maria Cristina Landro di PwC; Gianluca Toschi, ricercatore dell’Area studi economici di Fondazione Nord Est; Fabiano Begal, consigliere delegato di Gedi News Network divisione Nordest, editore del Messaggero Veneto; Michelangelo Agrusti, presidente di Unindustria Pordenone; Mauro Del Savio, presidente di Finest; Ernesto Ferrario, Ad di Electrolux Italia e senior vice president Global industrial operation del Gruppo; Marco Camuccio, Ad di Premek Hi Tech; Gilberto Zaina, Ad di Acqua Dolomia, intervistati dal direttore del Messaggero Veneto Omar Monestier.
Le conclusioni saranno di Vincenzo Boccia, presidente nazionale di Confindustria. A tutti i presenti sarà distribuito in anteprima il numero di Nordest economia dedicato alle Top 500, e anche una pubblicazione speciale dedicata ai 50 anni di Unindustria Pordenone.
Martedì in edicola
Il dossier Top 500 sarà in edicola martedì 29 gennaio, in allegato al Messaggero Veneto: un omaggio a tutti i lettori che vogliono saperne di più sull’economia regionale e sulle aziende del Fvg.
Mercoledì a Udine
Il secondo evento si svolgerà mercoledì 30 gennaio, dalle 17,30, nella sede del Messaggero Veneto, negli spazi dove, fino a qualche anno fa, c’era la rotativa. Il programma prevede sempre la presentazione delle Top 500 quindi Paolo Mosanghini, vicedirettore del Messaggero Veneto, coordinerà gli interventi di Giovanni Da Pozzo, presidente della Cciaa Pordenone-Udine e Alessandro Pedone, Ad di Gsa Spa. A seguire una intervista sul tema “Caso Cina” a Jiang Xiaodong, vicedirettore China Metallurgical Industry Planning and Research Institute.
A chiudere, una tavola rotonda con Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità portuale di Trieste; Anna Mareschi Danieli, presidente di Confindustria Udine; Massimo Paniccia, presidente della Solari; Roberto Snaidero, imprenditore e presidente di Federlegno Cina.
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