«Ti toglierò il malocchio» Nomade le spilla 1 milione

In dodici anni avrebbe pagato un milione di euro ad una “maga” per farsi togliere il malocchio. Dopo aver venduto anche la propria abitazione per 290 mila euro, una donna di Bressanone (Bolzano), rimasta senza un centesimo sul conto corrente, ha finalmente deciso di rivolgersi alla polizia.
In relazione a questa vicenda, nei giorni scorsi, una nomade di 62 anni residente in provincia di Udine è stata denunciata a piede libero con l’accusa di truffa continuata.
Tutto sarebbe cominciato nel 1998, quando la vittima della truffa è entra in contatto per la prima volta con la “maga” dopo un gravissimo lutto in famiglia. Proprio sfruttando questo momento di dolore della donna di Bressanone, la nomade, secondo quanto hanno potuto ricostruire gli inquirenti durante l’indagine, avrebbe spiegato alla malcapitata che il lutto sarebbe stato la conseguenza di un malocchio ordito da alcuni parenti.
Lei, la maga, a quel punto ha dato la propria disponibilità ad operare per toglierle la “fattura”. Ovviamente dietro lauto compenso. All’inizio - c’erano ancora le lire all’epoca - la maga si faceva pagare dai 30 ai 50 milioni di lire. Con il passare degli anni la tariffa è andata via via aumentando, fino alla “maxirata” finale di 290 mila euro, versata poco tempo fa. Denaro che la povera donna avrebbe recuperato vendendo l’ultimo bene che a quel punto le era rimasto: la casa di proprietà. In dodici anni, di fatto, avrebbe consegnato nelle mani della nomade tutto ciò che possedeva. Gli incontri sarebbero avvenuti in varie località dell’Alto Adige e i pagamenti sarebbero avvenuti rigorosamente in contanti.
Solo dopo aver venduto l’appartamento, la vedova brissinese si è rivolta al Commissariato di polizia. Indagando sul singolo episodio dell’appartamento, gli agenti hanno scoperto che la vicenda aveva contorni ben più gravi. Gli agenti non ci hanno messo molto a capire che i pagamenti alla “maga” erano iniziati ben dodici anni prima. Grazie agli estratti conto della banca, sono riusciti a definire la cifra complessiva che la vittima avrebbe versato per farsi togliere il malocchio: come detto, circa un milione di euro.
Risalire all’identità della presunta truffatrice è stato tutt’altro che semplice. Gli agenti, ad un certo punto, hanno individuato il numero telefonico di un bar della provincia di Udine utilizzato più di una volta dalla “maga” per chiamare la vittima. Il locale è frequentato anche da nomadi e così le ricerche si sono concentrate sulla comunità nomade della zona. Dopo aver esaminato centinaia di foto segnaletiche, la vittima della truffa ha indicato senza esitazione il volto della nomade. La polizia ha così denunciato a piede libero con l’accusa di truffa continuata C.M., 62 anni, residente in provincia di Udine. Ora sono in corso accertamenti, nella speranza di poter recuperare almeno una parte del denaro sottratto alla signora di Bressanone.
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