Testimonianze per capire la lotta alla mafia degli eroi di oggi

Diciotto studenti dell’Isis Malignani di Udine, partecipanti al progetto “Greener and Happier: Working Together for a Fair Society”, insieme a una delegazione di studenti belgi e norvegesi, in occasione della settimana residenziale a Marina di Cinisi presso l’Ecovillaggio Fiori di Campo, hanno ascoltato le tre illuminanti testimonianze di sopravvissuti, parenti e vittime di mafia, gli eroi del nostro tempo.
Giovanni Paparcuri, una delle guardie del corpo del giudice Rocco Chinnici, ha raccontato la sua storia di sopravvissuto all’agguato fatto al magistrato, la sua collaborazione nel bunker nel tribunale di Palermo con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, due nobili uomini che hanno pagato con la vita la loro sete di giustizia! Giovanni Impastato, fratello di Peppino Impastato, ci ha narrato la storia di suo fratello, dei suoi ideali e delle sue azioni contro la mafia.
Storia che ha molto colpito i ragazzi per la sua forza di volontà, per il suo coraggio di ribellarsi al padre mafioso, ai capi locali della mafia e al sistema di omertà vigente nel suo paese. E’ stato impressionante confrontare la testimonianza diretta con la visione del film “I 100 passi”. Santi Palazzolo, dopo aver accolto il nutrito gruppo nella sua pasticceria per una degustazione di deliziosi cannoli siciliani, ci ha rivelato la sua travagliata storia di vittima del pizzo. Il suo calvario, iniziato l’anno scorso, lo ha messo di fronte a difficili scelte di vita familiare e lavorativa. Difficile denunciare persone in vista che possono vendicarsi sui tuoi cari. Difficile continuare a lavorare sentendosi prigionieri di truffatori apparentemente onorevoli, in realtà criminali senza scrupoli.
Tutte e tre le testimonianze hanno aperto gli occhi e i cuori sui sentimenti e le paure di chi è vessato dalla mafia, su quanto coraggio è necessario per denunciare la corruzione imperversante, sulla solitudine che si prova quando si è deciso di parlare, sulla necessità di essere solidali con le vittime della mafia e pronti a far sentire la propria voce e il proprio impegno per una società più sana, solida, giusta e democratica. Questi utili e stimolanti incontri sono stati possibili grazie al supporto della Fondazione Friuli (ex Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone) che ha cofinanziato questo progetto internazionale credendo in noi e nella necessità di formare cittadini europei informati, attivi e responsabili.
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