Terribile scontro, 2 morti

MORSANO AL TAGLIAMENTO. È una tragedia della strada che rischia di aggravarsi con il passare delle ore quella che nella serata di ieri ha paralizzato il tratto della Ferrata che corre sul ponte del Tagliamento, sconvolgendo la vita di almeno tre famiglie e lasciando senza fiato gli stessi soccorritori giunti sul posto per estrarre dalle lamiere vittime e feriti.
Pesantissimo il bilancio: delle sette persone coinvolte nell’incidente, due sono morte, una versa in condizioni gravissime e altre due sono state ricoverate con ferite giudicate molto serie. Come se non bastasse, ancora una volta, tra le bare ci sono quella di un minorenne, una bambina di appena cinque anni che si trovava in auto con i genitori e la sorella maggiore e che è deceduta sul colpo, e quella di una mamma, una donna di 36 anni troppo presto strappata alla propria famiglia.
La piccola si chiamava Caterina Cecchetto, aveva da poco compiuto il suo primo lustro e abitava con la famiglia a Blessaglia di Pramaggiore. La donna era Romina Toffoletto, originaria di Pieve di Cadore e residente a Varmo, dove viveva con il marito Luca Osellame. Lei operaia e lui camionista, si erano trasferiti in Friuli da qualche anno e qui avevano avuto una figlia, con cui abitavano in una casetta in via Villa Canciani.
L’incidente è avvenuto ieri, alle 19.30, lungo la strada provinciale 95, in località di Ponte Madrisio, a Morsano al Tagliamento, in provincia di Pordenone, a 200 metri dal confine provinciale con il territorio di Udine e il comune di Varmo. Le vittime viaggiavano su due macchine diverse. Toffoletto su una Passat station wagon, mentre la piccola su una Hyunday. Assieme a lei c’erano la sorella di 13 anni, che si trova ricoverata all’ospedale di Udine, in condizioni disperate, e i genitori Nevio Cecchetto, 43 anni, e Nadia Berardo, 44, entrambi feriti.
La dinamica è al vaglio della Polizia stradale di Udine. Sul posto è stato necessario l’invio di diverse ambulanze da Udine, Latisana e Codroipo. Stando a una prima ricostruzione dei fatti, tutto sarebbe cominciato da un tamponamento. Fatto sta che la Passat, in viaggio nella direzione Portogruaro-Udine, avrebbe perso il controllo del mezzo e invaso la corsia opposta, finendo addosso alla Hyundai che arrivava dalla direzione opposta e sulla quale si trovava la famiglia.
Lo scontro, frontale, è stato violentissimo e non ha lasciato scampo alla bambina. I vigili del fuoco, giunti con diversi mezzi da Udine, Codroipo e San Vito al Tagliamento, hanno faticato non poco per estrarre i feriti e le salme dalle lamiere contorte delle automobili. Lo scenario era a dir poco raccapricciante e le rispettive famiglie sono state informate in serata. Nadia Berardo è originaria di Portogruaro e si è sposata a Cinto con Nevio Cecchetto, di Cinto Caomaggiore. Dal 2002 la coppia, che ancora non aveva figli, si è trasferita nella vicina località veneziana di Pramaggiore e li la famiglia si è allargata.
I rilievi della Polstrada di Udine sono stati molto lunghi e la strada è stata riaperta solo a tarda ora. La Ferrata è una strada che presenta un lunghissimo rettilineo e collega Portogruaro con la periferia sud di Udine, vicino Campoformido. Nei mesi invernali e freddi presenta grosse insidie, perché l’asfalto non è dei migliori. Il punto più delicato è proprio Ponte Madrisio, località divisa in due tra i territori di Morsano, nel pordenonese, e Varmo, nel vicino udinese. Non si sa ancora se la causa della tragedia vada ricercata neplla velocità. A stabilirlo, con ogni probabilità, saranno le perizie che la magistratura disporrà dopo avere ricevuto gli atti dalla Stradale.
Un mese fa, quasi nello stesso punto della tragedia di ieri sera, in un altro incidente aveva perso la vita un giovane di 26 anni. Michele Fabbro era morto sul colpo per le ferite riportate nello schianto tra la Toyota Yaris sulla quale viaggiava e un autoarticolato. Erano da poco passate le 19. Il ragazzo, residente a Camino, stava guidando in direzione di Udine sulla “Ferrata”, la strada provinciale 95. Poco prima del ponte sul Tagliamento si era scontrato frontalmente contro un tir che proveniva dalla direzione opposta guidato da R.J. di Perugia. L’impatto era stato violentissimo e non aveva lasciato scampo al giovane che lavorava nello stabilimento di Morsano della Maschio Gaspardo. Il personale medico non aveva potuto far altro che constatare il decesso del ragazzo. Michele Fabbro lavorava nello stabilimento di Morsano della Maschio Gaspardo.
Ieri sera, appresa la notizia della tragedia, il sindaco di Varmo, Sergio Michelin, ha subito riconosciuto nella vittima una persona a lui nota. «Era una ragazza piena di vita – ha detto –. Da quando si era trasferita a Varmo, viveva molto il paese e la comunità. La vedevo spesso in bicicletta. Mi dispiace moltissimo per la disgrazia che ha colpito lei e la sua famiglia»
(Hanno collaborato Monia Andri e Viviana Zamarian)
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