Tarvisio sistema il mercato coperto sono 106 i commercianti in attesa

Giancarlo Martina / TARVISIO
In attesa della decisione che consentirà alle 106 attività commerciali che vi confluiscono di poter ripartire, la struttura del mercato coperto di via Vittorio Veneto è stata coinvolta da un importante intervento che ha il fine di consolidare la copertura per renderla più sicura e in grado di sopportare più agevolmente il peso della neve durante le grandi nevicate. L’intervento è stato determinato dalla necessità di impedire che, come è successo in passato, le abbondanti nevicate unite alla pioggia giungano a gravare eccessivamente sulla struttura pregiudicandone la stabilità.
L’intervento a cura del Comune che ha ottenuto il finanziamento dalla Protezione civile regionale, comporta una spesa complessiva di 300.000 euro. E ciò che ha anche rilevanza è che l’esecuzione dei lavori è stata affidata ad una ditta locale, la Ferruccio Piussi srl di Fusine, specializzata nella messa in opera delle strutture in legno, pure un prodotto locale essendo “fornito” dalla foresta di Tarvisio. E pure per la copertura in tegole ci si è affidati alla mano d’opera del posto ed infatti se ne sta occupando la ditta Ferruccio De Cilla.
«Anche questi particolari, in una situazione particolarmente difficile per le nostre attività sono aspetti importanti – ricorda il sindaco Renzo Zanette che riconosce la puntuale collaborazione assicurata dal vicepresidente della Regione Riccardo Riccardi, responsabile dalla Protezione civile –. Il Mercato coperto a posto fisso ha una funzione strategica per la nostra economia, sia per la clientela che richiama, sia per i posti di lavoro che offre e che sono indispensabili per il sostentamento di tante famiglie. Perciò, contiamo di completare l’intervento in questo mese di maggio per rendere completamente agibile la struttura in tempo per la ripresa delle attività commerciali».
Purtroppo, le disposizioni del governo su questo non indicano ancora certezze nelle ordinanze ministeriali. I commercianti tarvisiani, comunque, stanno sollecitando l’autorizzazione alla ripresa delle attività, come hanno anche sottolineato consegnando simbolicamente le chiavi dei negozi al sindaco. Riguardo del mercato coperto, si potrebbe ipotizzare che per il mantenimento delle distanze di sicurezza potranno essere richiesti, eventualmente, aperture a turnazione dei banchi per diradare la presenza della clientela. Ma è ovvio che sarà necessario attendere le indicazioni dal Governo per pianificare tempi e modi la riapertura.
Un altro fronte caldo per la categoria dei commercianti è anche quello legato all’attesa riapertura dei confini d’Austria e Slovenia, nelle cui regioni confinanti di Carinzia e nelle valli della Sava e dell’Isonzo, si trovano alcuni importanti bacini della loro clientela, anche se in questo caso sono le nazioni vicine ad avere adottato i provvedimenti restrittivi per i confini e fervono le trattative per uno sblocco. —
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