Tarvisio, il Comune salva l’Ipsia

L’amministrazione pagherà di tasca propria l’insegnante di laboratorio
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TARVISIO

L’Ipsia di Tarvisio è salvo. Nonostante l’Ufficio scolastico regionale abbia deciso di chiudere l’indirizzo professionale dell’istituto Bachmann per l’esiguo numero di iscrizioni (soltanto 6), il Comune di Tarvisio si è fatto carico del problema e pare essere riuscito a trovare una soluzione. Come conferma l’assessore Nadia Campana, l’amministrazione è pronta a pagare un insegnante per le attività di laboratorio dell’Ipsia. I sei ragazzi potranno così frequentare le materie generiche aggregandosi ai ragazzi dell’Itc, potendo contare su un docente “ad hoc” inveceper le lezioni più tecniche. Nessuno quindi sarà costretto a trasferirsi in un altro istituto. La proposta è stata presentata ieri al dirigente scolastico del Bachmann Antonio Pasquariello. «Dovremmo riuscire a risolvere il problema – assicura l’assessore Campana –. Siamo in contatto con una scuola privata di Udine per individuare l’insegnante di laboratorio. Stiamo facendo tutto il possibile per risolvere il problema, e siamo pronti a mettere sul piatto più di 20 mila euro per evitare spostamenti obbligati a nostri ragazzi». Campana però non nasconde un certo disappunto per l’atteggiamento di alcune famiglie tarvisiane: «Da un anno, insieme al rappresentante dei genitori Pino Montanaro, abbiamo cercato di avviare un percorso di tipo ambientale all’Ipsia, in modo da assicurare un contatto più stretto con le opportunità lavorative del territorio montano. Nonostante l’interesse iniziale però, ci sono stati soltanto 4 iscritti. Le famiglie hanno perso un’opportunità per far restare in loco i loro figli». La stoccata finale, l’assessore, la dedica al dirigente Pasquariello: «I tempi per risolvere la questione sono strettissimi. Questo perché siamo stati informati tardi dal dirigente, che deve smetterla di demandare al Comune quelle che sono sue responsabilità, in quanto relative all’organizzazione scolastica».

Alessandro Cesare

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