«Tari troppo salata, cedo l’attività»

Udine, la titolare di “Rispopizza” di Cussignacco ha ricevuto un conto di oltre 2 mila euro
ANTEPRIMA Udine, 10 marzo 2004. Ore 17.45 NUOVE OPERE A CUSSIGNACCO. La piazza del quartiere di cussignacco dove sono previsti nuovi insediamenti abitativi e nuove opere stradali. Telefoto Copyright Foto Agency Anteprima www.anteprimafoto.it
ANTEPRIMA Udine, 10 marzo 2004. Ore 17.45 NUOVE OPERE A CUSSIGNACCO. La piazza del quartiere di cussignacco dove sono previsti nuovi insediamenti abitativi e nuove opere stradali. Telefoto Copyright Foto Agency Anteprima www.anteprimafoto.it

UDINE. L’avviso di pagamento parla chiaro: 2.250 euro di tassa rifiuti da pagare in un’unica rata. A questo si aggiungono l’affitto, 800 euro al mese, la corrente (altri 600 euro), gli stipendi dei dipendenti, i voucher per i collaboratori, le fatture dei fornitori e gli altri costi con i quali devono fare i conti le attività commerciali.

Decisamente troppo per Eva Rispoli, titolare di “Rispopizza”, la pizzeria al taglio in piazza Giovanni XXIII a Cussignacco che, dopo aver ricevuto la bolletta dellaTari, recapitata in un’unica rata probabilmente per un errore, ha annuncia che a breve sarà costretta a cedere l’attività che gestisce assieme al compagno, a causa delle troppe tasse.

Ma quel che indispettisce la commerciante è il fatto di non aver avuto la possibilità di rateizzare il salato conto, come promesso da palazzo D’Aronco, e di rientrare nella categoria “ortofrutta”, che a suo avviso non è quella corretta.

«A giugno non ho ricevuto la prima rata della Tari - racconta la commerciante - e adesso mi è arrivato il modello F24 con l’intero importo. Chiederò alla Net la rateizzazione, ma i tempi sono stretti e la procedura non certo immediata».

Oltre 2 mila euro di Tari da pagare in 20 giorni non sono uno scherzo. «Ho sempre pagato entro le scadenze - si sfoga ancora Eva Rispoli -, pagherò anche questa volta, ma mi piacerebbe che i costi fossero equilibrati: 2.250 euro per una pizzeria al taglio mi sembra davvero eccessivo».

Della vicenda è stato interessato il consigliere regionale di Autonomia Responsabile Giuseppe Sibau, che ha rinnovato l'impegno a sostenere la battaglia dei commercianti schiacciati dalle tasse.

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