Tangenti a Lignano Ridotta la pena a Salvatore Sapienza

LIGNANO. Riduzione di pena (da 2 anni a 6 mesi a un anno e 10 mesi) per l’ex vicesindaco Salvatore Sapienza, sconto di 5 mesi (passando così da 2 anni e 8 mesi a 2 anni e 3 mesi) per l’ex responsabile dell’Ufficio tecnico Andrea Mariotti, assoluzione dall’accusa di concussione e atti rimessi alla Procura per cambiare il capo d’imputazione per Fulvio Lorigiola (che era stato condannato a 2 anni, con la condizionale): è questa la decisione della Corte d'appello di Venezia, che lunedì scorso, dopo tre ore di camera di consiglio, ha chiuso il procedimento legato alla vicenda delle tangenti di Lignano. Ora la parola passa alla Cassazione, alla quale i legali di Sapienza (l'avvocato Paola Rubini) e di Mariotti (Luca Ponti) si rivolgeranno non appena verranno a conoscenza delle motivazioni contenute nel dispositivo della sentenza (entro 90 giorni).
Riduzioni di pena, dunque, ma anche delle cifre che erano state disposte dal Tribunale di Venezia quali risarcimento di parte civile: Sapienza dovrà infatti restituire 20 mila euro (e non più 50 mila), mentre per Mariotti si è passati dai 100 mila a 20 mila euro per Stefanel, e da 50 mila a 30 mila euro per il Comune.
Per quanto riguarda la condanna di Andrea Mariotti, come spiega il legale Luca Ponti, bisognerà leggere nel documento dei giudici per capire se lo sconto di pena si riferisce all’accusa di favoreggiamento oppure ai due episodi di concussione e a quello di abuso d’ufficio contestati all’ex dirigente comunale lignanese. Per quanto riguarda invece il padovano Fulvio Lorigiola, è stato ritenuto coinvolto in un episodio di favoreggiamento e quindi è stato assolto dall'accusa di concussione, e per questo motivo – per cambiare dunque il capo d'imputazione – gli atti sono stati rimessi rimessi alla Procura.
Si è chiusa così, dunque, a Venezia un’altra tappa della vicenda giudiziaria della cosiddetta “tangentopoli veneto-friulana”, legata alla destinazione d’uso di alcuni terreni a cavallo tra le due regioni. Nell’inchiesta erano rimasti coinvolti l'avvocato veneto Massimo Carlin, bloccato con Mariotti dai carabinieri mentre intascava una mazzetta di 11 mila euro, che ha già patteggiato un anno e 9 mesi. Nel primo grado era stato invece completamente assolto il sindaco Silvano Delzotto.
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