Tallio nel Rio del lago di Cave, istituito il divieto di pesca

TARVISIO. «Sono passati quattro anni dalla segnalazione, senza che arrivassero risposte convincenti dal Comune. Un atteggiamento grave». Parole di Stefano Floreanini, esponente di “Rilanciamo Tarvisio”, alla vigilia del consiglio che vedrà l’amministrazione rispondere all’interrogazione, presentata il 2 luglio dal suo gruppo, sulla possibile contaminazione da tallio che affliggerebbe acque e pesci nel rio del lago di Cave del Predil.
Nel 2014, un cittadino aveva segnalato la questione, facendo scattare un’interrogazione firmata dalle liste Un’altra Tarvisio e Valcanale Verde. L’allora sindaco Renato Carlantoni aveva ribattuto che, dai rilievi dell’allora gestore idrico Carniacque, non si erano evidenziati problemi alla potabilità. A giugno, però, è arrivata una decisione che ha fatto scattare il campanello d’allarme in Floreanini: «Con la delibera del 15 giugno, la Regione ha modificato il calendario della pesca sportiva 2018, istituendo il tratto “no kill” sui torrenti Rio del Lago e Slizza sino al confine con l’Austria. Ciò – sottolinea Floreanini citando una comunicazione apparsa sul sito dell’Ente Tutela Pesca – perché alcune analisi condotte dalle istituzioni austriache nel proprio territorio e, in Friuli, dall’Arpa, hanno evidenziato un anomalo accumulo di tallio nella carne dei pesci nello Slizza».
Gli animali pescati quindi non possono essere destinati al consumo umano e, se catturati, devono poi essere reimmessi in acqua. Il provvedimento è stato proposto dall’Etp su iniziativa del Comune di Tarvisio «ma l’atto – sferza Floreanini – è stato preso solo dopo che l’Austria si era mossa, non certo in seugito a una presa di coscienza».
Il fatto, a suo dire, è che non sarebbe riservata sufficiente attenzione alle questioni ambientali, soprattutto a Cave del Predil: «La situazione nella frazione è disastrosa: oltre alla questione del tallio nelle acque ci sono ancora 20 tonnellate di ceneri radioattive, inquinate dal cesio, derivanti dalla centrale a biomasse. L’amministrazione – conclude il consigliere – nel suo programma non ha inserito interventi organici di salvaguardia dell’ambiente. Noi vogliamo risposte chiare». —
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