Tagliamento in piena L’acqua ha lambito il ponte di Dignano

Allagate le zone golenali. I pennelli idraulici che sono stati appena restaurati hanno svolto la loro funzione di contenimento altrimenti l’acqua avrebbe eroso le sponde del lato sinistro del Tagliamento provocando seri danni alle strutture. Le acque limacciose che hanno invaso gran parte dell’alveo del fiume hanno lambito il ponte di Dignano.
La protezione civile è stata allertata al mattino presto per tenere controllate le zone storicamente soggette a diverse problematiche idrogeologiche. La zona a sud del ponte di Dignano non ha risentito di particolari problematiche di allagamenti, mentre a monte le acque hanno invaso le zone golenali. Dopo le nove il livello delle acque del fiume sono iniziate a scendere. Questa ondata di piena è stato un buon test per la verifica dei lavori svolti di ristrutturazione dei repellenti costituiti da blocchi di cemento posti a monte del ponte di Dignano. Si è notato a occhio nudo come l’alveo del fiume si sia alzato e per questo sarebbero auspicabili dei lavori di sghiaiamento del letto del corso d’acqua.
Per quanto riguarda il vecchio ponte di Dignano la parlamentare Serena Pellegrino (Sinistra italiana-Possibile) auspica «maggiore attenzione e controlli sulla manutenzione straordinaria su nuove strade inclusi i vecchi ponti, come quello centenario sul Tagliamento a Dignano. Abbiamo ovunque in Italia e in Fvg situazioni paradossali di infrastrutture stradali ben più vetuste e preoccupanti di quelle recentemente crollate».
Ruspe in azione, intanto, a Lignano per ripulire la spiaggia dal materiale lasciato dalla mareggiata di giovedì mattina. Legni, alghe, ramaglie, tronchi. Tutti depositati in cumuli a riva. Alla vigilia dell’apertura degli stabilimenti balneari si è lavorato senza sosta per sistemare l’arenile in vista del primo fine settimana della stagione. Una vera corsa contro il tempo. Mezzi operativi a Riviera così come a Pineta dove era già tutto pronto per l’apertura degli uffici spiaggia.
Il passaggio in regione di due fronti atlantici (tra mercoledì e giovedì e tra giovedì e ieri) con correnti umide e sciroccali è stato all’origine di precipitazioni molto intense sulla fascia orientale prealpina e su quella pedemontana, con neve oltre i 1.500 metri. Ma l’allarme maltempo – dicono all’Osmer-Arpa – è terminato ieri pomeriggio: oggi e domani è previsto bel tempo in tutta la regione. Le temperature minime si abbasseranno nel fine settimana, toccando zero gradi in montagna e sotto i 5 in pianura. Le massime, invece, raggiungeranno i 20 gradi.
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