Svolta Safilo, via libera al piano degli olandesi

Il futuro di Safilo ora è legato all’olandese Hal Investment. Al termine di un cda fiume, il presidente Vittorio Tabacchi ha dato il via libera al piano per ridurre l’esposizione debitoria presentato dalla società d’investimento che detiene già il 2% di Safilo.
di
Matteo Marian

PADOVA.
Il futuro di Safilo, da ieri sera, è legato all’olandese Hal Investment. Al termine di un consiglio di amministrazione fiume, terminato dopo le 22, il presidente Vittorio Tabacchi ha dato il via libera al piano per ridurre la pesante esposizione debitoria presentato dalla società d’investimento che detiene già il 2% di Safilo. Dopo il fallimento delle trattative in esclusiva con Bain Capital, questa volta si è arrivati a un accordo. Si parla di un intervento da 300 milioni.


I dettagli saranno puntualizzati oggi e riguardano anche la cessione di tutte le catene retail controllate da Safilo esclusa la statunitense Solstice. Al centro del piano di Hal, secondo le prime indiscrezioni emerse ieri sera, c’è l’iniziazione di 300 milioni di risorse fresche. In parte attraverso un aumento di capitale riservato agli olandesi e in parte sul mercato, per il quale c’è la garanzia delle banche. I Tabacchi, nell’ambito dell’aumento, rinunceranno al loro diritto d’opzione, favorendo il ricambio dell’assetto azionario del gruppo.


Per quanto riguarda la cessione delle catene retail controllate dal gruppo veneto, si sa, come detto, che l’accordo esclude dal perimetro della cessione la catena Usa Solstice. Pare essere stato risolto anche il nodo del bond: Hal si sarebbe impegnata anche nei confronti dei possessori del bond Safilo del valore nominale di 195 milioni. Si tratta, ora, di capire a quanto sarà rinegoziato.


L’aumento di capitale sarà, quindi, l’occasione nella quale si concretizzerà il passo indietro della famiglia padovana che dal 1934 è socio di maggioranza della società. La maggioranza di Safilo (39,9%) è oggi custodita nella holding Only 3T, che fa capo a Vittorio Tabacchi e figli.


L’azionariato di Only 3T vede Vittorio Tabacchi con il 34,2% del capitale ordinario della società, la figlia Samantha con il 6,9% delle azioni ordinarie e il 24,5% delle privilegiate e Massimiliano con il 9,9% dei titoli ordinari e il 25,5% del capitale privilegio. Fino a qualche tempo fa il Cda della finanziaria con sede a Vicenza era composto da tre membri, padre, madre (Tatiana Amboni) e figlia.


Dopo l’ingresso di Massimiliano nel Cda, la società ha provveduto a introdurre nello statuto la clausola del «casting vote», ovvero la prevalenza del voto del presidente in modo da evitare blocchi dell’attività in caso di parità dei voti. Il via libera dell’azionista Only 3T al piano Hal è già, comunque, cosa fatta. Secondo prime stime la famiglia, rinunciano all’opzione, dovrebbe diluirsi fino al 10%. Non dovrebbero, comunque, mancare nel nuovo assetto del Cda due posti per Vittorio e Massimiliano Tabacchi.


L’iniezione da 300 milioni, di fatto, dimezzerà il debito di Safilo che, al 30 giugno scorso, ammontava a 592 milioni. I tempi saranno resi noti oggi, intanto per l’11 novembre è attesa la terza trimestrale del gruppo.


Sospiro di sollievo, dunque, anche da parte dei sindacati del Friuli Venezia Giulia che nei prossimi giorni attendono un incontro con l’amministratore delegato Roberto Vedovotto, considerata la difficile situazione dello stabilimento di Martignacco e dopo la chiusura di quello di Precenicco.

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