Svolta rosa all’Ordine architetti Marina Giorgi eletta presidente
Per la prima volta è una donna a presiedere l’Ordine degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori della provincia di Pordenone: si tratta di Marina Giorgi, residente in città, dove lavora nello studio che porta il suo nome, professionista esperta di progettazione e direzione lavori di opere pubbliche e private , attiva inoltre nell’organizzazione di eventi di approfondimento professionale.
La nomina è avvenuta nella riunione del consiglio di venerdì sera, dove sono state individuate anche le altre cariche: Andrea Catto è stato confermato segretario e Chiara Becciu tesoriere. Il consiglio dell’Ordine si completa con Giulia Biasutti, Giuseppe Cesco, Guido Guazzo (junior), Elisabetta Lot, Guido Lutman, Giacomo Matarrese, Monica Pase e Riccardo Tosoni.
Come nel passato, nella composizione del consiglio è garantita un’equilibrata rappresentanza femminile e territoriale. L’organo rimarrà in carica per quattro anni.
Marina Giorgi negli ultimi anni ha ricoperto l’incarico di componente del gruppo operativo Lavori pubblici nel consiglio nazionale degli architetti.
«Già in fase di elezioni – spiega – avevamo individuato le tematiche da portare avanti sull’onda di quanto fatto in quattro anni dal consiglio uscente».
Tra queste, in particolare, si segnala il ruolo che l’architettura può avere nel contribuire all’uscita dalla crisi che prima ha riguardato le costruzioni e poi ha coinvolto il settore con la pandemia. «Siamo in periodo particolare – prosegue Giorgi –. L’edilizia era entrata in crisi ancora prima della pandemia e in questa situazione l’architettura avrà un ruolo strategico per una rinascita complessiva, anche per quanto riguarda la svolta ecologica, un argomento che non può più essere rinviato e per il quale la categoria può dare un importante contributo».
Come obiettivo per il futuro, l’Ordine intende offrire un ruolo di supporto per i propri iscritti da un punto di vista culturale e professionale. Anche in ambito cittadino i professionisti architetti costituiscono un soggetto interlocutore da individuare per stringere collaborazioni sul territorio.
Uno dei temi su cui l’Ordine degli architetti è favorevole e che appoggia fortemente è, tra gli altri, il sostegno ai concorsi di progettazione per i lavori pubblici: in questo modo si individua prima di tutto il progetto, non il professionista.
«Siamo convinti sostenitori dei concorsi di progettazione per i lavori pubblici – afferma la neo eletta presidente –. Questo per una duplice ragione: da una parte, i concorsi di progettazione danno il modo scegliere un progetto che rispecchi le esigenze del committente, dall’altra permettono di dare maggior spazio a professionisti giovani che, pur non avendo lunghi curriculum alle spalle, possono ottenere così un’opportunità in più per una crescita professionale». —
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto