Supercoppa, nel day after un coro unanime: «Udine ha superato la prova»

Bilancio positivo da parte del Comune e delle forze dell’ordine. Il vicesindaco Venanzi: «La città ha reagito molto bene»

L'arrivo degli ultras del Psg allo stadio Friuli, seguito con attenzione dalle forze dell'ordine. Foto Petrussi
L'arrivo degli ultras del Psg allo stadio Friuli, seguito con attenzione dalle forze dell'ordine. Foto Petrussi

«Udine ha superato la prova». È un coro unanime quello che si alza nel day after della Supercoppa, un evento che ha messo Udine al centro della scena calcistica internazionale e che, alla vigilia, si preannunciava particolarmente delicato da gestire sotto il profilo dell’ordine pubblico. Invece, il piano della sicurezza si è dimostrato efficace, e non si è registrato in città alcun momento di tensione né in centro né nell’area antistante lo stadio Friuli.

Il vicesindaco Venanzi

Tra i primi a esprimere la sua soddisfazione per come la città ha gestito il grande evento, c’è il vicesindaco di Udine Alessandro Venanzi: «Bilancio positivo, tutto si è svolto per il meglio, ringraziamo le istituzioni per l’opportunità che ci è stata offerta». Unica piccola nota stonata arriva dal parco Moretti, dove anche a causa di alcuni cambi di programma dell’organizzazione logistica dei tifosi francesi, le presenze alla fan zone sono sono state di molto inferiori alle aspettative. 

Supercoppa a Udine, il vicesindaco Venanzi: "Bilancio più che positivo, ma forse un calice di vino si poteva concedere"

«Ci è stato segnalato, molti tifosi del Psg si sono recati direttamente allo stadio perché soggiornavano fuori Udine, che dal punto di vista della ricettività era satura», ha commentato Venanzi. Poi, ha chiuso con una battuta sul tema delle limitazioni agli alcolici: «Penso che sia stato fatto un po’ di terrorismo, probabilmente un bicchiere di vino si poteva concedere».

Il questore e il prefetto 

Giudizio positivo arriva anche dai corridoi di questura e prefettura. «La macchina della sicurezza ha dimostrato di essere stata efficiente, efficace e, soprattutto, produttiva», ha detto il questure di Udine, Pasquale Antonio de Lorenzo. Soddisfazione anche da parte del prefetto di Udine, Domenico Lione, secondo il quale si la distribuzione in città delle fan zone, sia la stretta sulla vendita di alcol hanno contribuito alla tenuta dell’ordine pubblico. «C’è stata una pianificazione minuziosa che ha dato i suoi frutti – ha ricordato il prefetto –. Mi riferisco sia alla disposizione delle tifoserie in città sia all’ordinanza anti alcol. Tutto questo, insieme, ha contribuito alla buona riuscita della manifestazione. Possiamo dirci soddisfatti di tutto il dispositivo, che ha funzionato al meglio».

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Ora spazio a qualche giorno di riposo poi si riprenderà a lavorare pensando a un’altra partita a forte rischio sul fronte dell’ordine pubblico, Italia-Israele del 14 ottobre. “Faremo anche questa”, ha chiuso Lione.

La polizia locale

Anche 80 agenti di Polizia Locale hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento. Poche le sanzioni elevate, a segnalare come tutto si sia svolto senza particolari eccessi. 6 sono stati i verbali amministrativi da 2.500 euro ciascuno per vendita abusiva di prodotti anche alcolici in vetro e circa 500 le bottiglie e lattine di birra e acqua sequestrate.

A loro supporto ben 150 operatori di società di vigilanza privata, operativi su più giorni, che hanno lavorato per monitorare le zone della festa e il resto del centro storico, con particolare attenzione agli allestimenti UEFA e alle aree più sensibili.

Tutta la sicurezza dell’evento è stata coordinata dalla sala operativa del Gruppo Sicurezza, allo stadio, con la partecipazione di tutti gli enti coinvolti nonché dei Vigili del Fuoco.

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