Suona la campana, crollo su un’auto a Villotta di Chions

Il battacchio ha fatto cadere blocchi di pietra dalla cella in piazza San Liberale. I vigili del fuoco: nessun problema statico

CHIONS. Suonano le campane, il battacchio si rompe e frantuma il muretto della cella campanaria: le pietre si staccano e precipitano per una trentina di metri e alcune danneggiano un’auto parcheggiata ai piedi del campanile.

È quanto accaduto a Villotta di Chions, in piazza San Liberale. Soltanto per una questione di minuti le potenziali conseguenze del crollo sarebbero potute essere drammatiche: poco dopo, infatti, è giunta sul posto la proprietaria della vettura. Le campane erano quelle delle 17.55. A spezzarsi è stato il battacchio di una campana di piccole dimensioni.

Ha battuto sulla rete della cella ed è rimasto all’interno, ma ha frantumato, in un punto, il bordo del davanzale. Si sono staccate tre grosse pietre e alcune più piccole. Sono precipitate per circa trenta metri. Ai piedi del campanile era posteggiata una Seicento di proprietà di M.F., di Villotta, operatrice alla scuola materna parrocchiale limitrofa alla chiesa.

Una grossa porzione di mattone ha centrato in pieno il parabrezza, sfondandolo. Altre pietre hanno danneggiato la carrozzeria della portiera lato guidatore. Poco distante erano parcheggiate altre vetture, che non hanno rimediato danni.

Alle 18.10 M.F. è uscita dalla scuola. «Ho trovato l’auto in quelle condizioni – ha commentato – e in un primo momento non ho capito cosa fosse accaduto. Ho pensato a un atto vandalico. Poi mi sono accorta di pietre e mattoni a terra e ho capito. Una bella sorpresa – ha cercato di ironizzare sull’accaduto l’operatrice della materna -, ma poteva andar peggio: per fortuna nessuno si è fatto male».

Lei per prima, viene da pensare: se fosse uscita al rintocco delle campane, avrebbe rischiato grosso. Inoltre, fortunatamente le reti della cella sono riuscite a contenere il battacchio, la cui caduta avrebbe potuto comportare danni maggiori.

Un uomo ha chiamato i vigili del fuoco. Questi, poco prima delle 19, sono arrivati per una verifica sulla staticità della cella campanaria. Due le squadre impegnate nell'intervento, una dal distaccamento di San Vito, l’altra da Pordenone, con l’autoscala. Nell’arco di qualche decina di minuti si è constatato che né il davanzale né altre parti del campanile erano instabili. Prima dell’intervento dei vigili del fuoco erano state bloccate le campane.

«Ero a messa con altre persone nella cappella che si trova a qualche decina di metri dalla chiesa – è la testimonianza del sacrestano, Bruno Gasparini –. Da quel luogo non abbiamo sentito nulla. Ho sentito il parroco don Fabrizio De Toni, che non si trovava a Villotta, e abbiamo tolto la corrente».

La chiesa di San Liberale e l’annesso campanile furono edificati all’inizio del XVI secolo. La facciata di mattoni con lo stemma della famiglia Sbrojavacca fu realizzata nel 1515, mentre uno stemma sul portale d’ingresso del lato destro porta la data 1506. Nel corso del XVIII secolo, la costruzione subì parecchie modifiche. Durante il XIX secolo l’aula rettangolare fu innalzata.

All’interno si trovano diversi affreschi – ritoccati e mutilati nel corso dei secoli – il cui autore fu probabilmente vicino alla scuola del Bellunello. L’altare in marmo (1763) è opera dello scultore padovano Giacomo Costiero. Anche il campanile fu modificato e sopraelevato nel 1874, assumendo un aspetto molto slanciato grazie alla cella campanaria con quattro bifore, al timpano ottagonale e alla cuspide.

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