Sul Ledra si pescherà col sistema “cattura e rilascia”

BUJA. Il fiume Ledra, nel tratto bujese, diventa un laboratorio di pesca sostenibile. Lo fa sapere il Collegio 10 Gemona-San Daniele del Consiglio Direttivo dell’Ente tutela pesca del Friuli Venezia giulia. Infatti il calendario di pesca 2014, prevede che sul fiume Ledra, nel tratto tra la confluenza con il Rio Bosso e le chiuse di San Floreano, tabellato come “No Kill”, si possa pescare solo con la modalità "cattura e rilascia".
«Si tratta - spiega Claudio Polano dell'Ente tutela pesca - di un innovativo sistema di pesca, già presente in alcuni corsi d’acqua di pregio della regione, che permette solo l’uso della mosca artificiale, seppur con vari metodi e che obbliga il pescatore a rilasciare tutte le catture effettuate. È una tecnica di pesca che provoca percentuali minime di mortalità, in quanto la cattura del pesce avviene nell’apparato boccale, senza coinvolgere organi vitali».
In questo il fiume è in grado autonomamente di riportare a livelli ottimali la quantità di fauna ittica presente, che in questo caso vede prevalere la trota marmorata e il temolo, che sono due tipici caratteristici padani, entrambi citati in una direttiva europea, come specie a rischio di estinzione.
«Nel frattempo - continua Polano - abbiamo seminato in questo tratto, ma anche a monte e a valle, un quantitativo di varia pezzatura di queste due pregiate specie. Il materiale ittico immesso era proveniente da asciutte locali e dagli impianti ittici dell’Ente tutela pesca, che da anni, tramite i due progetti dedicati “Marmorata e Temolo”, sono in grado di fornire esemplari delle due specie».
La novità ha stimolato un vivace dibattito nel territorio, tra favorevoli e contrari ma solo un puntuale monitoraggio nei prossimi anni, potrà dare una risposta esauriente sulla bonta della scelta. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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