Successo per “Quartamarcia”, web magazine sulle auto d’epoca

Passato e presente si uniscono, e sbarcano sul web. Con “Quartamarcia”, il magazine online interamente dedicato al mondo delle auto d’epoca.Il progetto, presentato al Caffè Municipio, nasce interamente a Pordenone da un’idea di Daniele Boltin e di David Da Ros.
Un insieme di competenze unite con il primo, giornalista del Messaggero Veneto e del Fatto Quotidiano, specializzato nel settore automotive, e il secondo, videomaker, che ha alle spalle due stagioni di Formula 1 con Sky.
“Quartamarcia”, che è il primo progetto di questo genere in Italia, si propone come un quotidiano di informazione sul mondo delle auto d’epoca, che da qualche anno sta vivendo un fermento particolare.
Per questo punta a offrire un prodotto giornalistico esclusivamente sul web e sulla multimedialità, in un settore ancora cartaceo. Tra i contenuti del sito, si va dalla sezione appuntamenti, che dà agli appassionati tutte le informazioni sugli eventi, alle retrospettive su marchi, auto e personalità del design. Raccontando così un po’ di storia, soprattutto italiana.
Il punto di forza di “Quartamarcia” saranno i video. Con brevi documentari si racconteranno storie di vita e l’unione a doppio filo con la passione per le auto d’epoca.
Alla presentazione, sono state proiettate in anteprima le storie di Bruno Dorigo, che nella sua proprietà a Maniago ha costruito un museo su due piani dedicato al marchio Abarth. Un tesoro che fa brillare gli occhi agli appassionati, grazie a una grande collezione di auto, motori, pezzi di ricambio, oggetti di ogni tipo e documenti originali. Già visibile sul sito www.quartamarcia.it, il video anticipa il secondo ritratto. Che parla di Carlo Barchitta, pordenonese, e della sua 500. L’auto che ha comprato nel 1967, pochi mesi prima di fare la patente, e che conserva ancora gelosamente in garage. La terza puntata sarà un tuffo negli Anni ’70, con l’Alfetta di Flaminio Massetti.
C’è poca meccanica nei video, pochissima. Perché il senso del progetto è trasmettere emozioni e ricordi, che le vecchie auto hanno lasciato in tutti. La presentazione del sito, che è anche un blog sul Fatto Quotidiano è: «Pensavamo che un’automobile non potesse emozionare come un’opera d’arte, fino al giorno in cui ci siamo trovati faccia a faccia con una Ferrari 250 GTO. Poca cosa, comunque, rispetto alla Fiat 131 di papà».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto