Striscione, volantini e silenzio La risposta di CasaPound



“X Mas: onore a chi non ha tradito”. In piazza Sant’Antonio i militanti di CasaPound hanno manifestato semplicemente srotolando uno striscione e distribuendo qualche volantino ai pochi passanti della zona. Nessuno ha fatto discorsi e nessuno ha intonato canti o slogan. Il contrasto con le forze antagoniste schierate in piazza Vittoria è stato netto anche sotto il profilo della comunicazione. Di là la musica e gli interventi sono iniziati ben prima delle 10 e sono andati avanti fino a tarda mattinata tra bandiere sventolanti e colori sgargianti, di qua tutto si è svolto in sostanziale silenzio ed è durato meno di un’ora in un’atmosfera statica e colori neutri. Stili opposti a confronto su tutta la linea.

Il momento di “maggior tensione” è stato l’incrocio tra un barboncino e un meticcio a passeggio con le rispettive padrone. Il primo ha mostrato i denti, il secondo ha risposto girandosi dall’altra parte. Sostanzialmente ciò che è accaduto alle due manifestazioni. Tanto fumo e (per fortuna) niente arrosto.

A radunarsi in piazza Sant’Antonio sotto lo sguardo comunque attento delle forze dell’ordine c’erano nel complesso una quarantina di persone. Una delegazione è rimasta in piazza Municipio per accompagnare i reduci della Decima Mas nell’atrio del Comune.

«So che forse vi aspettavate qualcosa di più, ma non abbiamo voluto politicizzare la commemorazione dei caduti. Questo è solo un presidio: abbiamo semplicemente una spiritualità diversa», ha detto al termine del presidio Gabriel Porta, responsabile di CasaPound Gorizia.

Chiuso il banchetto su cui erano state posizionate le uniche tre bandiere presenti in piazza, alle 10.50 i manifestanti si sono diretti nella sede di via Mazzini dove hanno incontrato i reduci per un frugale rinfresco. —



Riproduzione riservata © Messaggero Veneto