Stregata dal viaggio in India Dona 11 alberi a Cordenons

Silvia Maccan: l’esperienza in Kerala mi ha aperto la mente, rifletto sul futuro Ogni pianta sarà dedicata a una persona che l’ha profondamente “segnata”



cordenons. «Se ogni persona contribuisse a regalare del verde alla propria città, insieme regaleremo aria pulita al futuro dei nostri figli».

Con questo pensiero, Silvia Maccan, cinquantenne di Cordenons, è da pochi giorni rientrata a casa da un viaggio di due settimane in Kerala, regione dell’India sud occidentale e culla della “sapienza ayurvedica”. Grazie a questo pensiero e a quanto per lei questo viaggio ha significato, ha deciso di regalare ai concittadini undici alberi autoctoni, che piantumerà lei stessa (con l’aiuto di un dottore forestale) in uno dei parchi pubblici della città.

La destinazione sarà individuata dalla giunta comunale. È un progetto che Maccan punta a realizzare presto, «perché marzo è il mese migliore per piantumare nuovi alberi», dice.

Dietro a questa iniziativa c’è la storia del suo incontro con una cultura, quella ayurvedica, e di un ritorno a piedi nudi nella natura «come anche da noi si usava fare un tempo», sottolinea la donna, che le ha fatto ricordare l’infanzia e riflettere sul futuro della nuove generazioni.

Undici alberi, e il numero non è un caso. «Desidero donare un albero per ciascuna persona che ho conosciuto in Kerala, che per me è stata importante e con cui ho riscoperto il bene che madre Terra fa a noi e quanto è importante che noi la rispettiamo», racconta. Maccan in India ci è arrivata seguendo la sua passione per il massaggio. La donna lavora da anni in un salone di parrucchieri di Pordenone, ha anche conseguito un diploma in estetica e da ultimo ha seguito un corso di un anno sull’Ayurveda. È questa una conoscenza antichissima che ha i suoi fondamenti nelle scritture sacre dell’Induismo e opera attraverso una concezione olistica dell’uomo. «Finito il corso – è il suo racconto – ho avuto il desiderio di andare laggiù per conoscere questa cultura. Cercando su internet, sono venuta a contatto con l’associazione Vedaguru di Conversano, in provincia di Bari, di Carola Altea e Shajeer Kizhakkekara». Quest’ultimo è originario del Kerala ed è intermediario tra la cultura locale e l’associazione, oltre a essere anche uno chef esperto e insegnante di cucina indiana, ayurvedica e yogica. In Kerala i due hanno fondato un centro dove è possibile seguire corsi di yoga, ayurvedica, meditazione, cucina.

In un territorio incontaminato – un paradiso terreste fatto di fiumi, cascate, coltivazioni di riso, tè, caffè, cacao, vaniglia e banane – Maccan si è immersa in uno stile di vita indiano autentico. «Sono partita da sola dall’Italia e laggiù ho trovato persone splendide e accoglienti, con le quali ho condiviso esperienze che mi hanno toccata profondamente, l’Ayurveda non è solo massaggio ma un vero e proprio modo di pensare e di vivere».

In una delle uscite nella foresta, Maccan, tra le popolazioni del luogo, ha visitato un doposcuola per bambini. «Stavano piantando a terra degli alberi, settanta, qualcuno gli aveva donato. Da qui l’idea di regalare gli alberi a Cordenons. «Shajeer – conclude Maccan – insegna che un albero piantato è un pezzo di futuro che regaliamo alle prossime generazioni e che è bello farlo in un luogo pubblico e non solo nel nostro giardino».

Il messaggio è chiaro. «Il rispetto per la natura che ci nutre è qualcosa che abbiamo dentro, lo abbiamo visto nei nostri nonni e padri che coltivavano la terra. La vita di tutti i giorni ce lo sta togliendo: è compito nostro recuperarlo e trasmetterlo ai nostri figli». –

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