«Strada a rischio, tir fuori del paese»

Pagnacco: l’allarme del sindaco Mazzaro dopo l’incidente mortale di venerdì
Di Lodovica Bulian
Pagnacco 31 Luglio 2015 incidente mortale © Petrussi Foto Press Turco Massimo
Pagnacco 31 Luglio 2015 incidente mortale © Petrussi Foto Press Turco Massimo

PAGNACCO. Una tragedia annunciata. Accorso immediatamente sul luogo dell’incidente che venerdì pomeriggio sulla provinciale Osovana, all’altezza di Pagnacco, è costato la vita a un pensionato di 72 anni, Luciano Assaloni, il sindaco, Luca Mazzaro, non può fare a meno di pensare a quante volte, da un anno e mezzo a questa parte, ha lanciato l’allarme.

Che questa strada sia pericolosissima è, infatti, sotto gli occhi di tutti. Lo è da anni, troppi, dice il primo cittadino. L’ultimo incidente mortale - ricorda - sulla stessa provinciale, ma in corrispondenza di Modoletto, risale a tre anni fa. «Abbiamo messo in sicurezza quell’incrocio», e anche su quella maledetta curva che venerdì pomeriggio non ha lasciato scampo al pensionato di Colugna e al suo cane, che viaggiava in macchina con lui - impossibile evitare l’impatto violentissimo con un autoarticolato che si è verificato tra via Udine e via Castellerio, direzione Pagnacco - siamo intervenuti sul manto stradale e sulla segnaletica orizzontale».

Ma il vero nodo è la quantità di traffico pesante che ogni giorno attraversa il paese. Con 4 milioni e 700 mila veicoli che transitano all’anno «è la strada più trafficata della provincia» tuona Mazzaro, che sventola i dati, furioso.

Determinato ad andare fino in fondo e a chiedere se necessario l’intervento del prefetto di Udine per deviare i camion, anche austriaci e sloveni, che usano Pagnacco come collegamento tra l’autostrada e le industrie di Gemona e Osoppo. «La cosa è ormai insostenibile - continua - ed espone il territorio a un rischio di incidenti elevatissimo. Non possiamo essere lasciati soli e sobbarcarci il peso dei traffici commerciali». In un recente incontro con l’assessore regionale Mariagrazia Santoro, il sindaco ha voluto portare il problema «all’attenzione della Regione, che deve farsi carico di questa situazione. La posta in gioco è troppo elevata. I rischi sono esponenziali, per non parlare del fatto che quel traffico passa davanti a due scuole». L’unica soluzione è deviare i tir all’esterno. Ecco che il sindaco ha presentato «un progetto, inserito nel piano regolatore, che mira a far transitare i camion fuori dal paese attraverso una strada che costeggi un pezzo di autostrada da Colloredo a Udine sud». E poi c’è la questione dell’inquinamento acustico e delle polveri sottili. Il primo cittadino annuncia battaglia e fa sapere di aver già chiesto all’Arpa di installare una centrale di rilevamento dello smog. Così, «se i livelli dovessero essere oltre i limiti, chiuderemo la strada come fa Udine».

Intanto, sul fronte giudiziario proseguono gli accertamenti dei carabinieri volti a verificare se la motrice e il semirimorchio fossero a norma e a risalire alla velocità esatta a cui il camionista viaggiava. La Procura ha disposto l’autopsia sul corpo dell’anziano.

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