Stop alla truffa milionaria, 5 siti oscurati

Incassavano gli anticipi senza erogare i prestiti. Nella trappola 300 clienti all’estero e 102 in Italia. La prima querela in città



«100% soddisfatti, 100% spensieratezza, qualità a cinque stelle ed esperti dalla Svizzera» prometteva il sito “Simple money”, sotto il claim «Torni a far brillare la sua situazione finanziaria». «Un mondo senza problemi finanziari... Noi vi aiutiamo!» assicurava il sito “World of finance”. La Guardia di finanza di Pordenone ha scoperto che a brillare a cinque zeri, però, erano solo i conti intestati alle società di diritto elvetico e spagnolo collegate ai siti internet, che incassavano le commissioni in anticipo dai malcapitati clienti senza erogare i finanziamenti richiesti.

Cinque siti web (compresi i loro alias) sono stati oscurati per l’ipotesi di truffa dalle Fiamme gialle di Pordenone, su delega del pm Maria Grazia Zaina. I due decreti di sequestro preventivo, firmati dal gip Rodolfo Piccin, sono stati notificati ai provider, rendendo invisibili i siti in Italia. Si tratta del primo caso di ordine di indagine europeo, partito il 9 agosto 2019 dalla querela di un 54enne pordenonese.

Nel febbraio 2019 l’uomo ha chiesto un prestito tramite il sito “Simple money”. A marzo gli hanno comunicato che il finanziamento era stato approvato, ma avrebbe dovuto versare subito 1.266 euro su un conto acceso in una banca alle Isole Canarie. Lui ha eseguito. In aprile Simple money gli ha comunicato che la sua pratica era stata trasferita al Centro iberico globales financieras slu centro commerciale eurocenter, al quale avrebbe dovuto versare altri 612,76 euro. Fiutando la truffa, si è rifiutato e ha chiesto il rimborso di quanto versato. Gli sono arrivati due no: il primo da Simple money, il secondo dal Centro iberico, che gli ha intimato di pagare i 612 euro altrimenti la pratica sarebbe stata trasferita a «un altro ufficio per il recupero forzoso della somma» e il suo nome sarebbe stato inserito in una lista nera. Così il pordenonese ha sporto querela per truffa.

Gli investigatori delle Fiamme gialle, agli ordini del comandante provinciale Stefano Commentucci, hanno appurato che Simple Money fa capo a una società di diritto svizzero, la International cooperation Ag, gestita da due soggetti di presunta nazionalità tedesca, la cui posizione è ora al vaglio del pm. La seconda società alla quale viene trasferita la pratica, la Ventajas globales financieras sociedad limitada, con sede alle Canarie, è riconducibile agli stessi due nominativi tramite una terza società.

Grazie alla cooperazione della polizia fiscale spagnola, i finanzieri di Pordenone hanno seguito le tracce del bonifico e passato al setaccio i movimenti sul conto alle Canarie per due mesi, quantificando i guadagni illeciti in 210 mila euro, ai danni di 300 clienti stranieri (166.148 euro) e di 102 italiani (42.455 euro), dal 1° marzo al 30 aprile 2019, a fronte di prestiti promessi ma mai erogati per milioni .

Il miraggio di un prestito facile, pubblicizzato anche su facebook, ha attirato clienti da 9 regioni e all’estero da Spagna, Croazia, Gran Bretagna, Portogallo. Un caso è stato registrato a Trieste, due a Pordenone, uno a Gorizia, due a Udine, tre a Venezia, due a Padova e quattro a Treviso. Nella rete pure clienti da Milano, Bergamo, Brescia, Cremona, Monza Brianza, Pavia, Torino Alessandria e Cuneo, Firenze e Pisa, Roma e Frosinone, Napoli, Avellino, Caserta e Salerno, Catanzaro e Reggio Calabria, Palermo e Catania, Enna e Messina. Gli inquirenti invitano chi fosse incappato nella truffa a sporgere denuncia. —



Riproduzione riservata © Messaggero Veneto