Stop alla motocavalcata L’Uti spiega i motivi

ovaro. Otto Comuni contrari; l’impercorribilità di alcuni tratti del tracciato sul proprio territorio segnalata da un’amministrazione pubblica; il parere sfavorevole della Direzione regionale foreste considerati i danni causati dalla tempesta Vaia e l’ingente sforzo messo in campo da tutti i soggetti interessati nel ripristino; la contrarietà del Cai.

Di questi elementi l’Uti della Carnia ha tenuto conto nell’istruttoria che ha portato a formulare un “preavviso di rigetto” alla Moto Ciclo Turistica Ovaro relativamente all’istanza di autorizzazione per lo svolgimento della “Motocavalcata delle Alpi Carniche”. Il procedimento si concluderà con un provvedimento formale trascorso il periodo (dieci giorni) entro il quale il sodalizio può presentare osservazioni (eventualmente documentate) che saranno integrate e oggetto di valutazione nell’ambito dell’istruttoria. Di fatto, l’Uti della Carnia, nell’informativa inoltrata all’associazione, ha esplicitato i motivi ostativi raccolti durante l’iter procedimentale (che prevede anche il confronto con le amministrazioni), ai quali si aggiunge anche la carenza documentale (per quanto riguarda la cartografia presentata) e il mancato rispetto delle norme e degli obblighi previsti dalle passate edizioni.

Nello stesso avviso, inoltre, l’Uti Carnia rileva che Promoturismo Fvg ha negato l’utilizzo del logo Fvg e Zoncolan alla manifestazione che, comportando il transito di centinaia di mezzi motorizzati, potrebbe compromettere il precario equilibrio del territorio montano già messo a dura prova dalla forte ondata di maltempo dell’ottobre scorso. La manifestazione interessa il territorio dei comuni di Ampezzo, Comeglians, Lauco, Ovaro, Prato Carnico, Rigolato, Sauris, Socchieve, Zuglio e Sutrio, per complessivi 140 chilometri di percorrenza. —



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