«Stipendio pignorato al sindaco»

Pontebba: interrogazione della minoranza. Il primo cittadino: sono affari che riguardano la mia sfera privata
PONTEBBA. «È vero o non è vero che il sindaco ha avuto ed ha tuttora lo stipendio da sindaco pignorato?».


É la richiesta ufficiale presentata in consiglio comunale, con un’interrogazione, dal consigliere indipendente Dario Baron, che nel corso della seduta del 28 luglio ha chiesto anche al sindaco Ivan Buzzi informazioni riguardo le indennità di carica degli amministratori.


“Alla luce della recente delibera regionale numero 647 che ha inserito Pontebba tra i Comuni a prevalente economia turistica – si legge nell’interrogazione – a quanto ammontano le indennità di carica degli amministratori prima e dopo il 7 aprile 2017, ed è vero o non è vero che dopo tale data le indennità verranno pressoché raddoppiate? É vero o non è vero che il sindaco ha avuto o ha tuttora lo stipendio da sindaco pignorato? Per trasparenza si richiede la presa visione della busta paga dell’intera giunta, dal gennaio 2017”.


Il primo cittadino nella risposta scritta del 28 agosto non entra nel merito della vicenda personale affermando che la domanda inerente il pignoramento della sua indennità “appare del tutto inconferente con la premessa; la domanda in ogni caso, è diretta all’acquisizione di informazioni che riguardano esclusivamente la mia sfera privata di interessi, che non ha nessuna interferenza con l’attività pubblicistica legata al mio mandato amministrativo».


Quanto al resto delle questioni poste nell’interrogazione, il sindaco ha precisato che la disciplina relativa alle indennità degli amministratori locali è contenuta nella delibera della giunta regionale del giugno 2011.


Inoltre, sempre nella risposta all’interrogazione, Buzzi ricorda che il consiglio comunale non ha adottato nessuna deliberazione al riguardo della delibera della giunta regionale n. 647 dell’aprile 2017, che stabilisce che le indennità possono essere aumentate fino al 100% nei Comuni ad economia turistica, nei quali si dovesse registrare un numero di turisti residenziali, nell’anno, pari ad almeno 10 volte il numero della popolazione residente, 2ne potrebbe mai adottarla difettando del requisito dell’entità delle presenze turistiche residenziali richiesto dalla disposizione”.


A completamento sono state segnalate le entità mensili, da gennaio a luglio, di sindaco e assessori: il primo cittadino Ivan Buzzi percepisce 1.800 euro al mese; Sergio Buzzi, 720 euro, Anna Anzilutti 400 euro, Gian Mario Luigi Cappellaro 400 euro.


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