Spuntano cartelli fuori dalle scuole: "L'istruzione è il passaporto del futuro". Poi vengono tolti e nessuno sa da chi

UDINE. Frasi motivazionali, stralci di canzoni, citazioni che parlano del valore formativo della scuola sono apparse all’ingresso delle scuole superiori della città: questa l’iniziativa escogitata da Priorità alla scuola (Pas) Udine per esprimere la vicinanza del gruppo agli studenti che dal 5 novembre seguono le lezioni quasi esclusivamente da casa. 15 i cartelli e gli striscioni che sono stati esposti fuori da 13 scuole della città.
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A qualcuno però queste dediche hanno dato fastidio. Un gran numero di cartelli sono stati infatti rimossi in mattinata: sono spariti i due all’ingresso del Malignani, uno dei due sui muri del Marinelli, e i cartelli affissi al Marinoni, Stringher, Copernico, Uccellis e Bertoni. Tra i messaggi eliminati, alcuni recavano frasi di Nelson Mandela («L’istruzione è l’arma più potente per cambiare il mondo», allo Stringher), Malcolm X («La scuola è il nostro passaporto per il futuro», al Copernico), don Milani («Su una parete della nostra scuola c’è scritto grande “I care”, “me ne importa, mi sta a cuore”», al Marinelli), e papa Francesco («Andare a scuola significa aprire il cuore e la mente alla realtà», al Bertoni).
I manifesti, alcuni dei quali erano stati posizionati all’alba, però, non sono stati tolti per volere dei dirigenti scolastici. Andrea Carletti, che dirige il Malignani, ha commentato: «Cadiamo dalle nuvole: chi ha aperto la scuola non li ha visti». La settimana scorsa Carletti aveva scelto di non rimuovere altri cartelli lasciati fuori dall’istituto che si esprimevano apertamente contro la chiusura delle superiori. Nemmeno Laura Decio, dirigente del Marinoni, aveva ricevuto notizia della presenza di cartelli: «Non ero a scuola oggi per malattia, ma sono in contatto costante con chi c’è, nessuno mi ha parlato di cartelli. Non penso proprio che siano stati rimossi per volere di qualche docente: non ci vedo niente di male».
Il messaggio lasciato al Marinoni recitava «I giovani hanno più bisogno di esempi che di critiche». Allo Stringher, il messaggio di Pas è scomparso dopo l’apertura della scuola. La dirigente, Monica Napoli, commenta: «Farei rimuovere subito un cartello offensivo, ma non quello, conteneva un messaggio positivo. Non capisco chi possa averlo tolto: ritengo impossibile che sia stato qualche docente, stanno soffrendo tantissimo per la distanza. Fortunatamente il passaggio alla zona arancione ci consente di continuare a tenere aperti i laboratori». Stefano Stefanel, dirigente del Marinelli, il cartello eliminato non l’aveva neanche visto: «Ho scritto un contributo per un libro che si intitola “Generazione don Milani”, se mi fossi imbattuto nel cartello, semplicemente l’avrei letto, non l’avrei certamente fatto rimuovere», afferma.
Priorità alla scuola è un’associazione nata durante la serrata che vuole riunire sotto un unico tetto tutti i portatori di interesse nei confronti del mondo della scuola. In questi giorni ha organizzato varie manifestazioni su tutto il territorio nazionale, in molte città italiane alcuni studenti hanno seguito le lezioni online con i loro dispositivi fuori dalle scuole. Pas Udine ha reso noto che l’intento dell’iniziativa era semplicemente quello di stringersi ai ragazzi, inviandogli messaggi di speranza in un momento particolarmente delicato, non certo quello di inscenare una protesta: «Abbiamo voluto dare un semplice messaggio di supporto e di solidarietà alle ragazze e ai ragazzi che in questo momento hanno bisogno di fiducia, sostegno, speranza e umanità. Il movimento Priorità alla scuola vuole esserci. Priorità alla scuola siamo tutti noi. Non c’è alcuna protesta, solo vicinanza emotiva in un momento così difficile. Un pensiero di cuore per la comunità e il futuro dei nostri giovani». Rimane quindi un mistero chi abbia rimosso i cartelli e perché.
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