Spostamenti tra regioni vietati ma si può andare nelle seconde case e a sciare: tutto quello che sappiamo sul nuovo Decreto

UDINE. Il governo uscente guidato da Giuseppe Conte ha deciso di prorogare lo spostamento tra le regioni fino al 25 febbraio. Inizialmente doveva essere un provvedimento ponte di una settimana, poi si era ipotizzato di andare fino al 5 marzo «per uniformare le scadenze dei divieti». Alla fine si è trovata però la soluzione che consentisse al nuovo governo - guidato da Mario Draghi - di decidere prima della scadenza del Dpcm, che è appunto fissata al 5 marzo. Ecco allora la risposta alle domande più frequenti. 
 
Posso spostarmi dalla mia regione di residenza a un’altra?
No. Il divieto di spostamento tra regioni (anche gialle) non scadrà il 15 febbraio, ma è stato prorogato al 25 febbraio. 
 
Posso andare dalla mia regione gialla a un’altra regione gialla?
Il colore delle regioni non influisce su quanto concordato dal Consiglio dei ministri. Il Governo, in carica fino al cambio, ha deciso: «Dal 16 al 25 febbraio sull'intero territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute».
 
Ho la residenza in un’altra regione. Posso rientrare a casa?
Sì, è sempre consentito il rientro alla propria residenza o abituale domicilio. 

Restano le deroghe previste?
Sì, si potrà andare fuori dalla propria regione di residenza solo per motivi di lavoro, salute e urgenza, con l’autocertificazione. 
 
Si può andare nelle seconde case?
Sì. Resta un’opzione consentita come si legge nelle Faq del governo, anche se l’abitazione è in zona diversa da quella della propria regione. Così recita il sito del ministero: «Nella casa può andare solo un nucleo familiare, non possono esserci altri nuclei familiari, né parenti o amici. La casa di destinazione non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare convivente con l’avente titolo e vi si può recare unicamente tale nucleo. La sussistenza di tutti i requisiti indicati potrà essere comprovata con copia del titolo di godimento avente data certa o eventualmente anche con autocertificazione. La veridicità delle autocertificazioni sarà oggetto di controlli successivi e la falsità di quanto dichiarato costituisce reato». 
 
Quando riaprono le piste?
Sulla riapertura degli impianti sciistici è già stato detto tutto: in Regione non avverrà il 15 febbraio come previsto nella maggior parte del territorio nazionale, in Friuli Venezia Giulia si va verso il 19 febbraio.
 
Gli alberghi sono aperti?
No. Si scia, ma il divieto di spostamento tra regioni impedisce di andare in albergo o in una casa affittata per brevi periodi se si trovano fuori dai propri confini. E dunque sarà possibile recarsi nelle località di montagna soltanto se si trovano nella propria regione oppure, per varcare i confini, se si ha una seconda casa.
 
Cosa succede il 5 marzo?
Si esauriranno a marzo gli altri provvedimenti assunti da Roma, ovvero il coprifuoco su tutto il territorio nazionale tra le 22 e le 5, la chiusura dopo le 18 di bar e ristoranti (questi ultimi dopo quell’ora possono rimanere aperti solo per asporto e delivery), e la serrata di piscine e palestre. Le decisioni del Governo saranno necessariamente prese in funzione dell’andamento della curva dei contagi e della situazione nelle strutture ospedaliere. Anche l’ordinanza di Fedriga ha scadenza il 5 marzo (il testo regionale prevede che le consumazioni in bar e ristoranti avvengano unicamente seduti al tavolo dopo le 11).
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