«Sport, sforzi enormi con budget all’osso»

Cordenons, l’assessore De Benedet replica alle accuse mosse da Mauro Turrin dell’Asd calcio

CORDENONS. «Consiglio a Mauro Turrin di leggersi meglio il bando – afferma l’assessore allo Sport, Cesare De Benedet –. Capirà così che le critiche mosse al Comune sono infondate». La giunta Ongaro non ha gradito le accuse del gestore del Campo Assi, nonchè preparatore del settore giovanile dell’Asd Cordenons in merito al bando che, in scadenza a giorni, andrà ad cambiare la gestione, attualmente in mano all’Asd Cordenons, dell’impianto sportivo in via Ponte Del Vado. «Prima di tutto – chiarisce De Benedet –, ricordo che un ente locale è obbligato a ricorrere a gara d’appalto. Non è quindi possibile accogliere la richiesta di Turrin di “premiare” con un affidamento diretto la squadra calcistica maggiore della città».

Riguardo al bando in questione, passa da 3 a 5 anni proprio per favorire la società appaltatrice. «Rispetto al passato – ammette l’assessore – c’è effettivamente una riduzione di 125 euro del corrispettivo che il Comune riconosce al gestore, ma ciò dipende dai minori trasferimenti della Regione (meno 8 per cento) e non da una volontà del Comune di penalizzare le società sportive. A fronte di ciò – fa sapere De Benedet –, d’ora in poi il Comune rinuncerà a incassare l’affitto dei campi da parte di altri gruppi e squadre, che lascerà a favore del nuovo gestore. In questo modo, i minori corrispettivi saranno di gran lunga compensati». Resta invariato l’onere spettante al Comune di pagare le utenze di acqua, luce e gas. «Sappia perciò Turrin – rincara – che la cifra a bando è al netto di ogni spesa e che non c’è altro gestore o società che a Cordenons abbia lo stesso trattamento». Le squadre che giocano all’Assi, ad esempio, pagano l’affitto del campo. Lo stesso fa la 3S Calcio (la seconda società della città) alla parrocchia di Sclavons, che le mette a disposizione l’impianto dell’oratorio. «Gli stessi Amatori che gestiscono l’impianto di Villa d’Arco – aggiunge l’assessore – hanno meno soldi di concessione, mentre il gruppo che gioca in via Cortina, a fronte di un contributo comunale di 2.500 euro all’anno, ha sistemato anche l’intero campo».

«Non si vuole capire – conclude De Benedet – che il Comune sta facendo enormi sforzi per le strutture sportive, ma che, dal punto di vista finanziario, i tempi sono tutt’altro che facili».

Milena Bidinost

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