Retata delle forze dell’ordine in Borgo stazione a Udine: controlli a tappeto in via Roma
Una quindicina di uomini tra poliziotti e personale della Guardia di finanza, con l’ausilio di un cane antidroga, hanno identificato residenti e passanti

La strada, di fatto, chiusa. L’accesso vietato ai pedoni non residenti: a deviare il “traffico” un cordone di poliziotti, all’altezza di Là di Boubir. Son dieci o poco di più, da un marciapiede all’altro monitorano, vigili, mentre i colleghi indagano lungo via Roma, a Udine, controllano documenti, permessi di soggiorno in primis.
Il blitz andato in scena mercoledì 27 agosto nel Borgo delle magnolie, un blitz presumibilmente antidroga, è iniziato intorno alle 19.30, a pochi passi da piazzale della Repubblica, là dove sono andati a sistemarsi i mezzi della polizia di stato, due jeep e un furgone. Intorno, clima non teso: non sembra si stia consumando una caccia all’uomo, quanto piuttosto un controllo di routine.
Ci sono due ragazzi di nazionalità straniera: uno di loro parrebbe in possesso di documenti scaduti. Gli agenti di polizia, coordinati in loco dai superiori, verificano, senza pressioni. Si passa così ad altri giovani, il cordone che intanto mantiene la sua posizione. Via Roma, pian piano, si va desertificando. A camminare sul tratto che conduce alla stazione sempre meno persone. Fra loro, anche i finanzieri, uno dei quali tiene al guinzaglio il cane antidroga Lyam, un pastore tedesco. Che fiuta, strattona correndo dove il naso lo conduce. La situazione, comunque, resta sotto controllo.
La polizia, quindi, si sposta pressoché in toto all’autostazione, lato viale Leopardi. Qui, a dare manforte ci pensano esercito e polizia locale. I controlli proseguono, coinvolgono l’Euro Bangla pizza kebab ristorante, vedono le forze in campo disporsi un po’ in tutta l’area. Viene fermata altra gente: sotto la lente di ingrandimento pure qualche “maranza”.
Nessuna criticità. Una donna, mentre l’operazione pare volgere al termine, non fa che ripetere «sono già andati via, sono già andati via».
A quasi due ore dall’inizio del blitz, un auto della polizia rientra in stazione. Come l’allarme, rimasto solo apparente.
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