Spariti 1,3 milioni di euro: un'altra accusa di bancarotta

L’imprenditore Tonizzo, già condannato in passato, ha ingannato il Fisco. Nei guai per il fallimento della Not only steel srl di Pasian di Prato anche il genero

PASIAN DI PRATO. Hanno svuotato le casse della Not only steel srl, appropriandosi di beni mobili e denaro per un importo complessivo di circa 1 milione e 300 mila euro quando già l’azienda, che trattava prodotti metallurgici e ferrosi, era in piena crisi tanto da arrivare poi al fallimento dichiarato dal tribunale di Udine il 7 dicembre 2012.

Non solo. Nella ricostruzione fatta dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Udine, Enrico Tonizzo, imprenditore di 61 anni di Pasian di Prato e suo genero Fabio Maglione, di 34 anni anche lui residente a Pasian di Prato, avrebbero indebitamente rimborsato quote di finanziamenti infruttiferi, nonché erogato compensi ad amministratori in periodo di palese stato di insolvenza, per un importo superiore ai 200 mila euro.

Da qui le accuse mosse dal procuratore facente funzioni Raffaele Tito che ha contestato a entrambi i reati di bancarotta fraudolenta e preferenziale chiedendo il rinvio a giudizio dopo aver concluso le indagini preliminari.

Il solo Tonizzo, nella sua veste di titolare dell’omonima ditta individuale, è inoltre accusato di dichiarazione infedele per aver nascosto al Fisco redditi per oltre 421 mila euro (frutto di tre fatture emesse nei confronti della stessa Not only steel fra gennaio e febbraio 2009) visto che nel 2010 si era limitato a dichiarare un reddito di 6.670 euro, sempre in base ai riscontri effettuati dai finanzieri con la collaborazione dell’Agenzia delle entrate.

Secondo gli investigatori poi l’imprenditore aveva recentemente costituito una ulteriore impresa operante presso una sede “occulta” non dichiarata al fisco ed intestata a terzi allo scopo di proseguire l’attività al riparo da eventuali pretese dei precedenti creditori.

Soltanto pochi mesi fa, lo stesso Tonizzo si è visto recapitare un altro avviso di chiusura delle indagini preliminari, per la gestione della società sportiva Donatello. In qualità di ex presidente della squadra di calcio dillettantistico Tonizzo è accusato dell’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi, sempre relativamente al 2010, ai fini di evadere l’imposta.

Gli investigatori hanno quantificato, per quell’annualità, ricavi pari a 148 mila 764 euro, più Iva, per l’emissione di 19 fatture attive, e a 63 mila 90 euro, per incassi in contanti provenienti anche dalle rette dei giovani calciatori. Calcolatrice alla mano, il totale dell’Iva evasa ammonta a 42 mila 371 euro.

E non è la prima volta che l’imprenditore finisce nei guai. Nei primi anni ’90 era stato a capo di un gruppo societario che operava sempre nel settore della lavorazione di materiale ferroso, di cui cinque aziende (compresa la Ferro Acciaio Udine di Reana del Rojale) sono state dichiarate fallite e per le quali era stato condannato a 1 anno di reclusione (pena detentiva poi condonata con l’indulto) e inabilitato all’esercizio di un’impresa commerciale, nonché a ricoprire uffici direttivi in qualsiasi impresa per 10 anni.

Tornando al presente, sono diversi gli espisodi finiti nel “mirino” della Procura. Tonizzo, che viene considerato l’amministratore di fatto della società indipendentemente dalle cariche ufficialmente ricoperte, e Maglione (difeso dall’avvocato Chiara Prospero) che per due anni, dal 2009 al 2011, è stato amministratore e socio della srl, sono accusati di aver trasferito a titolo gratuito beni e attrezzature varie alla Fa.Ma.X.Project sas riconducibile allo stesso Marangone per 95 mila euro.

Dal conto cassa contante sono poi spariti altri 10 mila euro e 111 mila euro sono serviti a onorare debiti non della srl fallita ma della ditta individuale Enrico Tonizzo Broker & Trader.

Non è poi stato messo a disposizione del curatore il magazzino che si stima potesse valere 650 mila euro e altri 688 mila euro sarebbero stati sottratti alla Not only steel srl con prelievi dalle casse sociali o indebite copensazioni di crediti vantati nei confornti della ditta individuale Tonizzo Enrico.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:lavoro

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto