Sparite le epigrafi di una vittima del Covid-19

«Una situazione triste – è stato il commento di alcuni amici e parenti – Qualcuno ha rimosso, senza motivo, le epigrafi affisse a Caneva: sono state nuovamente stampate ed esposte dalla famiglia, sperando che non spariscano di nuovo».

Nel centro, in piazza Martiri Garibaldini ci sono le telecamere attive: serviranno a far luce sull’episodio? «Non si comprende il motivo di questi gesti – sostengono i parenti – . Sono sparite numerose epigrafi, sembra una sorta di un dispetto, senza una logica ,senza un motivo: Leonora era amata da tutti, come lo è il marito Cleante».

Epigrafi a rischio anche su altre strade e vicino ai cimiteri nelle frazioni: a Caneva i residenti chiedono maggiore rispetto dei defunti.

«Le epigrafi sono esposte pubblicamente e vanno rispettate – afferma Vittorio Mella, attendo osservatore delle vicende canevesi, il quale ha segnalato il disagio dei residenti a fronte di queste sparizioni –. Numerose persone chiedono l’installazione di telecamere in prossimità delle aree cimiteriali. Talvolta basta un colpo di vento per far volare via il ricordo dei defunti».

Osserva: «A volte capita che la pioggia e l’umidità della notte degradino le epigrafi rendendole inutilizzabili. Capita anche che finiscano nei cestini, gettate non si sa da chi. Alcune rimangono in uno stato di precario equilibrio sulle bacheche».

Le immagini e i ricordi dei defunti hanno una sacralità indiscutibile. Mella lancia un invito: a controllare lo stato delle bacheche.

L’episodio delle epigrafi strappate e svanite nel nulla ha suscitato profondo sconcerto nella comunità canevese. Numerosi i commenti su Facebook. “Più rispetto per chi non c’è più” si legge nei post. —