Spal, torneo di calcio per ricordare Marco Giovannelli
CORDOVADO. Il ricordo di Marco Giovannelli, il giovane ventenne di Cordovado deceduto in un incidente d’auto i primi di maggio dello scorso anno, è sempre ben presente tra gli amici e conoscenti. Tutti, in paese, lo ricordano con affetto e rimpianto. Ed è proprio dai suoi compagni di sport - Marco infatti giocava nella Spal Cordovado - che il 27 e il 28 maggio, a un anno di distanza dal tragico evento, sarà organizzato il primo memorial di calcio “Marco Giovannelli”. Il ragazzo perse la vita la notte tra il 4 e il 5 maggio 2016: al volante della propria vettura, a Bagnarola di Sesto al Reghena finì fuori strada, riportando traumi irreparabili.
Il presidente del sodalizio, Orazio Vernier, sottolinea come l’appuntamento sia stato proposto dagli stessi giocatori, coinvolgendo anche il padre Massimo Giovannelli per mantenere forte il ricordo di Marco. «Abbiamo immediatamente accolto la proposta partita dai suoi compagni di gioco – dice Vernier –. L’iniziativa comprenderà anche le società sportive del Sesto-Bagnarola, Morsano al Tagliamento e Ramuscellese, quelle in cui Marco ha militato, in un quadrangolare di due giornate che impegnerà le prime squadre e quelle dei più piccoli».
«Lo scopo sarà non soltanto quello di commemorare un nostro giovane e valido tesserato – continua il presidente –, ma anche raccogliere fondi da devolvere a enti riconosciuti e a famiglie che vivono in situazioni di disagio, nonché dare ulteriore visibilità ai nostri settori giovanili, che svolgono un importante ruolo di servizio sociale nel territorio».
«Coinvolgere in questa manifestazione sportiva sia i giocatori più esperti sia quelli più piccoli in due distinte giornate – evidenzia Vernier –, intende essere anche un’occasione per riaffermare nei nostri ambienti dilettantistici quel contesto sano, fondato ancora su valori genuini e principi di correttezza e rispetto sportivo. E’ per questo che per la categoria “pulcini” l’invito è stato esteso ad altre società del Pordenonese o con le quali ci sono o ci sono stati rapporti di collaborazione».
Lucio Leandrin
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