Spacciatore arrestato nel negozio etnico

UDINE. Un negozio etnico aperto alle 6 del mattino di domenica ha richiamato l’attenzione di una pattuglia della Squadra volante. Dopo un controllo, la polizia ha sequestrato oltre 70 grammi di marijuana, arrestato una persona con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e ne ha segnalate altre due alla Prefettura in qualità di “assuntori” di droga. Nella loro disponibilità, infatti, sono stati trovati quantitativi minimi di marijuana.
Ma vediamo, un po’ più nel dettaglio, che cosa è accaduto. Gli agenti che stavano perlustrando la periferia sud di Udine hanno notato che all’interno del punto vendita (che si trova al 26 di viale Palmanova, nella parte iniziale) c’erano quattro persone che stavano bevendo qualcosa. Sopra un frigo erano appoggiate diverse bottiglie vuote. E, sulla porta, c’era scritto che l’orario di apertura previsto va dalle 13 alle 24.
La porta era aperta e così i poliziotti, una volta entrati, hanno chiesto al titolare, un nigeriano di 38 anni che abita in città, l’autorizzazione alla somministrazione di bevande. Un documento che l’interessato non è stato in grado di esibire. Per questo motivo è scattata una sanzione amministrativa.
Mentre questo controllo era in corso, un trentenne che era nel locale ha cercato di defilarsi dirigendosi verso il bagno Voleva disfarsi di 35 involucri che - come poi hanno verificato gli agenti della Squadra volante - contenevano all’incirca 70 grammi di marijuana. La sostanza, così come i 480 euro in contanti che il nigeriano aveva con sé, è stato recuperato e posto sotto sequestro. E il giovane, un nigeriano che si trova nel nostro Paese in attesa del riconoscimento dello status di rifugiato politico, è stato arrestato.
Subito dopo gli agenti hanno proseguito con la perquisizione dell’interno negozio. E in un cassetto del bancone hanno trovato altri piccoli quantitativi di marijuana per i quali anche il titolare è stato segnalato alla Prefettura come consumatore, proprio come un colombiano che pure si trovava nel locale e che aveva un modico quantitativo sempre di marijuana.
Ora la Squadra amministrativa della questura sta valutando anche l’aspetto dell’apertura anomala del negozio. Anche alla luce dell’esposto e delle segnalazioni che nelle ultime settimane sono state fatte alla questura da parte di cittadini che abitano nelle vicinanza del negozio etnico e che lamentano schiamazzi, minacce e altri disagi.
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