Soste in ospedale, l’Aas ha pronta una bozza
Nodo parcheggi. Se da un lato l’amministrazione comunale ha finalmente sbloccato l’iter per la riconversione della vecchia rimessa dei tram in un parcheggio che sarà indubbiamente molto apprezzato dai pendolari goriziani, dall’altro tengono ancora banco gli affanni del parcheggio del San Giovanni di Dio, sovraffollato proprio dai “furbetti” che ne approfittano sottraendo un numero importante di stalli ai pazienti dell'ospedale.
L’Azienda sanitaria sta muovendo nuovi passi verso la regolamentazione delle soste, già anticipata dal Messaggero Veneto lo scorso febbraio, secondo tre fasce orarie e verso la contestuale convenzione che consentirebbe alla polizia locale di sanzionare gli eventuali trasgressori. Una bozza è già stata redatta sul modello dell’ospedale di Monfalcone. «L’apertura del nuovo parcheggio all’ex rimessa dei tram sarebbe la soluzione ai nostri problemi», ha commentato l’ingegner Debora Furlani, direttore della Soc Gestione patrimonio dell’Aas2, «soluzione che però sembra richiedere ancora tempo. Sarà necessario avviare un percorso condiviso tra comune e azienda sanitaria sul tema dei parcheggi in quest’area. È evidente che se il parcheggio di via di Manzano dovesse essere a pagamento, i pendolari continuerebbero a parcheggiare in ospedale. Noi dal canto nostro proseguiamo verso la regolamentazione con disco orario. Una prima fascia sarà pensata per le soste compatibili con l’attività ambulatoriale, quindi per un paio d’ore, le altre potranno prevedere anche soste medie di 5 ore e più lunghe per i pazienti del day hospital o per i pazienti ricoverati». (al.ca.)
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