Sos Noncello, drammatico degrado

PORDENONE. Una volta per tutte le istituzioni devono dire come intendono impegnarsi per risolvere una situazione fluviale drammatica e non più tollerabile». Mantiene la promessa Gaetano Solarino, presidente dell’associazione Gommonauti Pordenonesi. Via tutti “i sassolini dalle scarpe” sulle vicende del fiume Noncello e una volta per tutte: «Si dice quel che si deve dire. Non è più accettabile che le istituzioni a tutti i livelli non riescano a incontrarsi per stabilire una volta per tutte, un comune percorso per mettere in sicurezza i corsi dei fiumi».
Ultimo sos per il fiume Noncello. In realtà, il letto del fiume e i suoi argini da tempo versano in condizioni critiche, con rifiuti, alberi caduti e inquinamento. Difficile ipotizzare al momento, un suo utilizzo adeguato sulla scia della nuova normativa regionale approvata nel 2009 da parte del Consiglio regionale della legge sul demanio idrico, che ha comportato l’abrogazione del regio decreto del 1938 e ha aperto alla navigabilità a motore del fiume. Il tema riguarda i comuni rivieraschi e cioè Cordenons, Pordenone, Porcia e Prata, rivalutando anche la navigazione e l’utilizzo turistica sostenibile degli altri fiumi del territorio provinciale come il Meduna o il Livenza. «I fiumi - ha sottolineato Solarino - sono organismi vivi e vitali che richiedono manutenzioni ordinarie e programmate proprio al fine di prevenire eventi straordinari se non catastrofici».
A questo proposito, Solarino ha ricordato che prima del via alla 35° edizione della Gommonata «da bravi friulani, ci siamo rimboccati le maniche» e la pulizia del fiume è stata eseguita dai volontari dell’associazione aiutati nei casi più complessi e pericolosi, da alcuni boscaioli professionisti (regolarmente pagati). Non è l’unico caso in cui l’associazione Gommonauti si delinea come unico punto di riferimento per la sistemazione del fiume. La replica è avvenuta ad esempio, in occasione della tradizionale “Sardellata” organizzata da Pordenone Fiere.
L’invito al confronto sulle problematiche del fiume è stato rivolto dai Gommonauti agli assessori regionali Luca Ciriani e Riccardo Riccardi, «ma dalle loro segreterie - come ha spiegato Solarino – non è arrivato neppure un cenno di risposta» mentre l’assessore regionale allo Sport, Elio De Anna ha voluto presenziare all’incontro seppure con una visita lampo. Due i messaggi espressi: un plauso ai Gommonauti per il lavoro da loro svolto periodicamente nella manutenzione del fiume e al contempo necessità accelerare l’iter per rendere il Noncello navigabile lungo tutta la sua asta. In particolare l’assessore De Anna ha rimarcato il lodevole lavoro svolto da sempre dai Gommonauti pordenonesi. «Questo fiume – ha detto l’esponente dell’esecutivo regionale – rappresenta un valore e un patrimonio non solo per la città di Pordenone ma per tutto il Friuli Venezia Giulia. Ed è per questo motivo che è necessario dare una decisa accelerata all’iter che fa seguito all’abrogazione del regio decreto che gravava ancora sul Noncello, permettendo così al capoluogo della destra Tagliamento di riappropriarsi di un corso d’acqua che ha segnato la storia della città». Quindi un riferimento al meritorio lavoro che i Gommonauti hanno compiuto. «È fuori dubbio – ha detto – che l’associazione ha sempre compiuto un’opera meritoria per garantire la vivibilità del Noncello, procedendo al disboscamento, alla pulizia dell’alveo da piante e ogni genere di rifiuto che spesso si trova a pelo d’acqua e nel sottofondo. Tutto ciò è avvenuto sempre a loro rischio e pericolo».
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