Sorpresi all’Aci mentre stanno tentando un furto

CODROIPO. È andata male a 3 ladruncoli che hanno cercato di rubare all’Automobil club di Codroipo: mentre erano all’opera, sono stati pizzicati e sono finiti al fresco. Devono essere nuovi del...
ANTEPRIMA Codroipo 23 FEBBRAIO 2006.rapina alla coop Copyright Massimo Turco Foto Agency Anteprima Udine
ANTEPRIMA Codroipo 23 FEBBRAIO 2006.rapina alla coop Copyright Massimo Turco Foto Agency Anteprima Udine

CODROIPO. È andata male a 3 ladruncoli che hanno cercato di rubare all’Automobil club di Codroipo: mentre erano all’opera, sono stati pizzicati e sono finiti al fresco. Devono essere nuovi del mestiere, infatti erano incensurati.

Nella notte fra giovedì e venerdì, verso le due, una pattuglia di carabinieri del comando di Codroipo, nel corso del normale servizio di monitoraggio, ha sorpreso appunto i 3 malandrini mentre tentavano di forzare la porta dell’ufficio Aci di viale Venezia. Il posto non è molto illuminato, ma all’occhio esperto degli agenti non è sfuggito lo scopo di quell’armeggiare. Giusto in tempo per evitare che il raid (comunque destinato a concludersi senza bottino, visto che all’interno del locale non erano stati lasciati soldi) si concludesse con un più grave danneggiamento. I tre malviventi sono stati bloccati e tratti in arresto: sono tre cittadini serbi, in Italia senza fissa dimora, regolari sul territorio, disoccupati e senza precedenti penali. Si tratta di Predrag Matic di 49 anni, Branko Zdjelar, coetaneo, e di Ilja Bubalo, 37enne. I carabinieri hanno inoltre perquisito l’auto con cui i 3 erano arrivati davanti all’esercizio, una Renault Mégane con targa straniera, di cui al momento non si conosce il proprietario. All’interno della vettura sono stati trovati numerosi arnesi da scasso. I 3 serbi sono stati condotti alla casa circondariale di Udine, a disposizione dell’autorità giudiziaria. In mattinata la referente del servizio, proprio mentre si accingeva all’apertura dell’ufficio, si è vista arrivare i carabinieri, che l’hanno accompagnata in caserma per informarla dell’accaduto. «I ladri non avrebbero trovato altro che spiccioli – dice -, il denaro non viene lasciato in ufficio di notte. Siamo stati fortunati, si può dire solo che bene dei carabinieri che hanno prevenuto il danno». (p.b.)

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