Sorpresi a catturare volatili, denunciati

Operazione condotta dalle guardie forestali a Valvasone. Sequestrati due reti, 12 uccelli da richiamo e 173 vischiatelle

VALVASONE. Le guardie forestali stroncano un’attività di uccellagione nelle campagne di Valvasone. Gli agenti hanno bloccato l’attività illecita: scoperta una rete tesa per la cattura di avifauna di circa 16 metri, vicino alla quale erano stati posizionati uccelli da richiamo, oltre a un apparecchio elettroacustico per riprodurre canti dei volatili. Dopo un breve appostamento, le “giacche verdi” hanno sorpreso due uomini che stavano togliendo dalle maglie della rete un uccello appena catturato. I due sono stati deferiti all’autorità giudiziaria.

Uno degli indagati è un personaggio noto alle forze dell’ordine per vari episodi di uccellagione e detenzione illecita di avifauna. L’azione congiunta del personale delle stazioni forestali di Pordenone, Pinzano e Aviano è stata messa a segno in sinergia con la polizia locale della Provincia. L’azione dei forestali ha consentito di chiudere il cerchio, bloccando l’attività di uccellagione. Sono stati sequestrati due reti di cattura, un richiamo elettroacustico, 12 uccelli da richiamo illecitamente detenuti e 173 vischiatelle destinate alla cattura di uccelli. Le campagne pordenonesi tornano a essere meta di chi commette il reato di uccellagione illecita e le forze dell’ordine programmano controlli mirati.

La pratica dell’uccellagione illegale di solito viene effettuata per il mercato nero della ristorazione o per il commercio improprio degli animali catturati. L’uccellagione, un tempo disciplinata con precise norme, è stata ora dichiarata illegale e fuorilegge. Al riguardo, l’articolo 3 della legge quadro 157 del ’92 recita: «E’ vietata in tutto il territorio nazionale ogni forma di uccellagione e di cattura di uccelli e di mammiferi selvatici, nonché il prelievo di uova, nidi e piccoli nati». La cattura di uccelli da utilizzare come richiamo è combattuta dai forestali e anche da Animalisti Fvg e Lav.

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