«Soppresse Polizia postale di Pordenone e Polfer di Casarsa»

PORDENONE. Spending review nelle forze dell’ordine. La Destra Tagliamento potrebbe perdere – alcuni lo danno già per sicuro – sia la polizia ferroviaria di Casarsa sia la polizia postale di Pordenone. Salva, al momento, sarebbe la sezione di Spilimbergo della polizia stradale. Non è esclusa, nell’ottica di una carenza di personale in tutte le forze, una riorganizzazione anche delle caserme dei carabinieri.
A lanciare l’allarme sono tutte le sigle sindacali di polizia – Siulp, Sap, Siap, Silp, Ugl, Coisp, Consap e Uil – i cui rappresentanti hanno incontrato il vicecapo della polizia, prefetto Alessandro Marangoni, per analizzare la situazione personale e l’assetto organizzativo del Corpo.
Definite anche le tappe: entro l’estate potrebbe essere ridisegnata l’organizzazione, progetto che partirebbe già a settembre.
La razionalizzazione riguarderà i presidi delle quattro specialità della Polizia di Stato: Stradale, Ferroviaria, Postale e Frontiera. Ma, aggiungono i sindacati, «un’altra azione, concertata col comando generale dei carabinieri, è finalizzata a una rivisitazione sul territorio della dislocazione dei commissariati e delle Compagnie carabinieri».
Quali gli effetti della riorganizzazione in provincia di Pordenone? La Polizia ferroviaria di Casarsa – che al momento conta 11 unità – dovrebbe essere soppressa, estendendo la competenza della Polfer di Pordenone.
Si profila pure lo smantellamento della Polizia postale, che oggi conta 14 unità, di cui tre in procinto di andare in pensione. Il personale non sarà trasferito d’ufficio: potrà scegliere la sede di destinazione. Non sarà un problema “coprire” ruoli in pianta organica perché, come evidenziato dal vicecapo della polizia, la carenza di organici oggi è sull’ordine delle 95 mila unità.
La Polizia postale resterà operativa nella città sede di Corte d’appello, quindi, in Friuli Venezia Giulia, a Trieste. «Spariranno le sezioni ed è gravissimo – denuncia il segretario provinciale del Siulp Fabrizio Mariutti –. Il futuro si sviluppa tutto sulle telecomunicazioni e la Polpost vanta proprio questa conoscenza specifica. Temo si voglia fare cassa sulla pelle dei cittadini».
Annuncia una protesta di piazza il segretario regionale dell’Ugl, Raffaele Padrone, che poco tempo fa aveva paventato ciò che poi si sta effettivamente concretizzato: «Addio sicurezza – denuncia –. I colleghi transiteranno in questura. Bene, diranno alcuni, ma non conoscono l’età media. Chi ha più di 50 anni è esonerato dai servizi notturni e serali, altro che personale rinforzato. Non ci sono solo Milano, Napoli e Roma: furti e microcriminalità sono in aumento anche in provincia di Pordenone».
Abolite le squadre nautiche, salva la polizia stradale di Spilimbergo (che oggi compre gran parte della provincia, visto che le pattuglie di Pordenone sono dirottate in autostrada da Portogruaro a Conegliano).
La riorganizzazione potrebbe comprendere anche una redistribuzione dei presidi dei carabinieri sul territorio. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto