Solidarietà ai familiari dall’ex senatore Moro: «Consolati non sempre all’altezza»

Al di là dei numerosi attestati di stima e vicinanza di amici e conoscenti, vicini e lontani, solidarietà è stata manifestata ai familiari di Romano Francescon anche dall’ex senatore Francesco Moro (nella foto), che non ha esitato a esprimere un giudizio negativo sul modo in cui hanno operato le istituzioni in questa triste vicenda. I genitori del 39enne, infatti, se non fosse stato per un conoscente dell’uomo che aveva assistito al recupero del cadavere, sarebbero rimasti all’oscuro dell’accaduto per giorni, visto che l’ambasciata di Santo Domingo, sino alle 14 di venerdì scorso, non sapeva ancora nulla del decesso, nonostante la polizia nazionale avesse dato avvio alle indagini e la stampa del posto avesse lanciato la notizia. «Sono solidale in merito al vostro parere espresso sulle nostre rappresentanze all’estero: nel corso della mia carriera parlamentare ho avuto modo di conoscere le attività svolte e non sempre ho espresso un giudizio positivo – ha scritto Moro, che è stato vicepresidente del Senato e componente del comitato per le questioni degli italiani all’estero, rispondendo a una mail inviatagli da un parente di Romano, che ha voluto manifestare il suo sdegno nei confronti delle autorità che rappresentano gli italiani nel mondo –. Non soltanto le autorità consolari, ma anche i dipendenti non sempre sono all’altezza dei compiti assegnati». Una posizione che rispecchia pienamente il parere espresso dal padre di Romano, Domenico, il cui auspicio è che questa vicenda possa servire per il futuro.
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