Snaidero: pronti ad allearci con altri gruppi

UDINE. Il Gruppo Snaidero (mille dipendenti che operano nei 3 stabilimenti produttivi, dei quali circa 450 a Majano, e nelle sedi commerciali estere) dopo le indiscrezioni di ieri del nostro giornale, conferma le trattative in corso sia con il colosso tedesco del mobile-arredo, Alno, sia con Nobilia senza però volerne specificare nel dettaglio i particolari.
A quanto risulta, Alno sarebbe interessato ad acquisire il 40 per cento del capitale, mentre Nobilia vorrebbe arrivare al 51 per cento rispetto al 30 per cento attuale nel gruppo di network franchising con i marchi Ixina, Cuisines plus e Cuisines références che è controllato dal Gruppo Snaidero (attualmente ha una quota del 70 per cento).
In una nota diramata ieri, il presidente Edi Snaidero sostiene che «con entrambi i partner, sia Nobilia che Alno, il gruppo ha relazioni molteplici ed è proprio per questo motivo che sono apparse le indiscrezioni anche in Germania».
La nota prosegue poi informando che «la direzione Snaidero persegue da alcuni anni la ricerca di soluzioni volte a rafforzare il Gruppo stesso e continuerà a farlo anche nei prossimi mesi. Non neghiamo che vi possa essere interesse dei partner stessi citati e di altri non citati a sostenere questo rafforzamento non solo per i buoni rapporti esistenti ma anche per la strategicità che la divisione franchising ha nel mercato delle cucine in Europa (Fbd è il più importante network europeo in franchising nel settore anche per i volumi dalla stessa sviluppati e tra l’altro distribuisce anche i marchi Alno)».
Secondo il Gruppo Snaidero, dunque, «queste dimostrazioni di interesse evidenziano per contro il valore dell’azienda: la sua storia (nel 2016 festeggerà 70 anni dalla fondazione), il patrimonio di notorietà che i marchi industriali del gruppo (Snaidero, Rational in Germania, Arthur Bonnet e Comera in Francia e Regina in Austria) hanno nei Paesi di riferimento e a livello internazionale oltre alla capacità creativa e al know how accumulato sia nella parte industriale che nella divisione franchising».
Nell’occasione Snaidero sottolinea che il fatturato consolidato industriale nel 2014 è stato di 175,5 milioni di euro (58,5 della componente Snaidero Italia) - rispetto ai 162 milioni di euro del 2013 - mentre la rete franchising fattura 400 milioni di euro (non inseriti nel consolidato del Gruppo). Rispetto al debito per il quale c’è un piano di ristrutturazione guidato da Unicredit, Snaidero tiene a precisare che «quello consolidato con gli istituti di credito a fine 2014 è di 85,5 milioni (che sale a 113,3 milioni con altri debiti non oggetto di alcuna ristrutturazione)».
La notizia dell’interessamento del colosso tedesco Alno ha provocato reazioni di forte preoccupazione e non soltanto tra le maestranze. Il principale timore è infatti che i tedeschi di Alno siano interessati soprattutto, se non addirittura in forma esclusiva, ai marchi del Gruppo Snaidero piuttosto che all’azienda in sè. Alno ha investito molto negli ultimi anni nella propria capacità produttiva. L’azienda tedesca conta 2 mila 300 dipendenti ed è uno dei principali produttori di cucine in Europa. Ha sette siti produttivi in Germania e nel mondo. Nel 2013 ha fatturato 395 milioni di euro (un terzo del quale proveniente dall’estero).
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