Snaidero basket: pronta a pagare il 50% dei debiti

Udine, scoppia il caso in Comune che deve dare una risposta per chiudere la vertenza. Bertossi (Api): bisogna recuperare 280 mila euro e finora non si è fatto nulla.
Udine 1 Luglio 2009. Presentazione nuova Snaidero Basket. Telefoto copyright/Foto Agency Anteprima
Udine 1 Luglio 2009. Presentazione nuova Snaidero Basket. Telefoto copyright/Foto Agency Anteprima

UDINE. La Pallalcesto amatori Udine (Snaidero basket), posta in liquidazione dall’assemblea dei soci, ha intrapreso la strada del concordato stragiudiziale al 50%. Nelle scorse settimane, la proposta è arrivata anche a palazzo d’Aronco che assieme agli altri creditori dovrà esprimere un parere. Una decisione complicata per l’amministrazione Honsell che ha accumulato un debito di 280 mila euro. La cifra corrisponde al totale alle somme non pagate, a vario titolo, negli anni dalla società di basket a fronte dell’utilizzo del palasport Carnera.

A chiedere spiegazioni al sindaco Furio Honsell è il capogruppo dell’Alleanza per l’Italia (Api), Alberto Bertossi, anche perché - è sempre il consigliere a scriverlo nell’interrogazione presentata in consiglio comunale - «il Comune pur vantando il notevole credito non ha posto in essere in tutto questo periodo alcuna azione efficace di recupero forzoso del credito». Azioni che secondo Bertossi avrebbero potuto concretizzarsi con il pignoramento dei cartellini o degli incassi e che, a fronte di un’insolvenza, avrebbero messo al riparo l’amministrazione nell’ambito del recupero credito.

Invece, si legge nell’interrogazione, «il Comune non ha posto in essere alcuna iniziativa efficace di recupero forzoso del credito, non potendo considerarsi tale la monitoria inviata alla debitrice lo scorso 19 aprile, peraltro solo per 97 mila 335 euro». Un sollecito che era scattato a seguito di una precedente interrogazione presentata sempre dall’Api. Ecco perché Bertossi vuole sapere se la Pau «abbia o meno proposto al Comune di Udine un pagamento transattivo, quindi forfetizzato, della somma dovuta e con quali modalità e tempistica». Nel caso di risposta affermativa visto che a fine agosto la proposta della Pau è stata protocollata, Bertossi si chiede se è il caso di accertarla dal momento «che il Comune non ha cautele a suo favore». Rischia, infatti, «di trovarsi a non poter agire coattivamente per il pieno soddisfacimento dei propri diritti di credito».

Lo stesso capogruppo dell’Api, infatti, insiste a chiedere «quali azioni a tutela del diritto di credito, nei confronti della Snaidero basket, il sindaco ritenga di voler proporre, quanto meno ai fini conservativi del patrimonio della debitrice».

Ma non è ancora tutto perché Bertossi, spostando l’attenzione sui rapporti in essere con altre società sportive, conclude chiedendo «se questa lentezza, quandanche inazione, da parte del Comune sia stata posta in essere anche nei confronti di tutte le società sportive, in particolare dilettantistiche, nella riscossione dei canoni dovuti e più in generale dei diritti di credito vantati nei loro confronti».

La questione è delicata e i quesiti puntuali posti da Bertossi sono destinati a far discutere non solo tra le file dell’opposizione. Due gli scenari possibili: se la proposta di concordato stragiudiziale al 50% avanzata dalla Pau viene accolta da un numero di creditori sufficiente a vantare la maggior parte del credito, il Comune rischia di incassare il 50% della somma che avanza; se invece la proposta non trova riscontri, l’amministrazione di palazzo D’Aronco, stando alla tesi di Bertossi, non avrebbe sufficienti cautele in grado di assicurargli il recupero complessivo della cifra.

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