Smog nei limiti i pericoli di notte

Gli esperti: non sono le auto di giorno a far innalzare le polveri. Raggiunti i 35 sforamenti annuali, ma da mercoledì scuole chiuse
Udine 18 dicembre 2015. Traffico Petrussi Foto Press - Turco
Udine 18 dicembre 2015. Traffico Petrussi Foto Press - Turco

UDINE. Parigi ha messo al bando i veicoli del secolo scorso. Londra già dal 2003 ha istituito la “London congestion charge”, un pedaggio di circa 15 euro per chi vuol circolare in centro. Nella più vicina Villaco, proprio in questi giorni, i mezzi pubblici sono gratuiti.

E Udine? Non sarà avvolta dallo smog, visto che i rilevamenti non fanno allarmare, ma il suo lo sta facendo ugualmente per prevenire. Intanto, da oggi alla vigilia di Natale, il biglietto dell’autobus durerà quattro ore e non una soltanto; una decisione della Saf «per decongestionare il traffico, lasciare a casa l’auto risparmiando benzina e parcheggio».

E poi, sempre parlando di Udine, gli appelli sono stati fatti per tempo, compresi quelli di abbassare la temperatura in casa di notte.

Già, la notte. Perché contrariamente a quello che si può pensare è proprio di notte che lo smog ci avvolge, colpisce, è dannoso, entra nei polmoni e complica il quadro “clinico” specie dei malati cronici o delle persone a rischio per l’età.

Di notte dunque e, conseguentemente, nel tardo pomeriggio e nelle prime ore del mattino. Lo dicono gli esperti, ovviamente “legati” alla situazione meteorologica contingente che ci accompagna da quasi un mese e continuerà a farlo almeno fino a Santo Stefano, termine utile massimo per avere una proiezione quasi certa. Ma le vacanze natalizie, con scuole chiuse e molti uffici a regime ridotto, aiuteranno a superare anche questa fase un po’ critica.

Il tecnico

«Quest’anno con le polveri sottili non eravamo malissimo, almeno fino a 15 giorni-un mese fa, perché il numero di superamenti era contenuto – spiega Fulvio Stel, tecnico del Centro di modellistica ambientale dell’Arpa –; ora viviamo in questa situazione di anticiclone persistente con temperature elevate. È una situazione strana, con aria calda rimescolata.

Succede che di giorno le concentrazioni sono al di sotto dei limiti, mentre di notte salgono anche di molto. Ci sono quindi due aspetti. Il primo è l’appello del Comune a ridurre il riscaldamento: è importante e utile, specie durante la notte, anche usando meno legna. Il secondo aspetto riguarda il traffico: ha il suo peso specie la mattina presto e la sera.

È quindi un bene evitare di accompagnare i bambini a scuola in automobile. Idem per il traffico serale: il Comune, seguendo il piano di azione regionale, ha ridotto il traffico dalle 16 alle 20 per questo motivo». Il tecnico Stel spiega che di notte le concentrazioni delle polveri salgono per il ricambio atmosferico: lo strato più basso di atmosfera diventa freddo e stabile e quindi non c’è rimescolamento.

Con il sole, di giorno, l’atmosfera si rimescola. «Si parla molto di qualità dell’aria specie nelle grandi città del bacino padano: Udine non è tipica del clima padano, è molto diversa, quindi mediamente qui qualità dell’aria è più buona che a Milano o Torino, perché qui c’è maggiore ventilazione».

Il medico

L’afflusso è stabile, in ospedale, anche in questo periodo. Lo conferma il dottor Federico Reccardini, dirigente medico in Pneumologia-fisiopatologia respiratoria dell’Azienda ospedaliero universitaria di Udine. «Di fronte a patologie croniche respiratorie come asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) alla cui base c’è uno stato infiammatorio dei polmoni – spiega – è ovvio che respirare il particolato e le polveri sottili comporta un aumento dello stato infiammatorio e quindi un peggioramento della patologia di base, dei sintomi.

È difficile dire quanto la componente dello smog sia la causa prevalente; anche perché in questo momento c’è comunque una maggior influenza di sindromi virali, si sta più negli ambienti chiusi con ricircolo di virus e batteri.

In alcune situazioni per certe persone forse l’utilizzo di mascherine come preventivo, anche in certi momenti, potrebbe essere d’aiuto. Come immediata protezione. Anche scegliere orari particolari per uscire può essere un consiglio».

L’assessore

«Siamo bene, ma il problema è che da giovedì si sono raggiunti i 35 giorni di sforamento, il limite dell’Ue». Parola dell’assessore comunale alla Mobilità, Enrico Pizza, secondo il quale i due mesi di siccità sono impegnativi.

Dopo il caso dell’albero in via Zanon, con traffico in tilt, Pizza ha un commento e una notizia. Il primo: «Gli attraversamenti del centro sono esagerati. Il traffico in tilt per un albero è comprensibile sotto Natale, ma ci dice pure che c’è qualcosa che non va. Parlo di abitudine.

Milano per esempio ha fatto politiche drastiche con ottimi risultati, ma là non c’è ricircolo d’aria e ogni sforzo sembra vano. Nell’ultimo rapporto di Euromobility, Udine, Trieste con Aosta sono in una situazione disastrosa per l’alimentazione degli autoveicoli: guarda caso dove c’è la benzina agevolata. Noi abbiamo un “parco auto” con poco gpl, metano ed elettriche.

Bisogna prendere atto anche delle conseguenze». E ora la notizia: «È un avviso più che altro – riprende l’assessore Pizza –: gli addetti del verde pubblico il 4 gennaio taglieranno un altro albero in via Zanon, forse anche due. Adesso è organizzato e comunicato: la data è un compromesso prima dell’inizio delle scuole e dei saldi».

Pizza ricorda infine con orgoglio il piano anti-smog del Comune che dal 7 dicembre al 7 gennaio ha la deroga a qualunque blocco del traffico: «Col vecchio piano – dice – saremmo già al blocco della circolazione. No proibizioni, quindi, ma un’azione virtuosa che funziona con azioni positive».

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