“Smartheatre”, ecco la stagione del teatro Bon

TAVAGNACCO. Nonostante i mezzi limitati, l’obiettivo è quello di diffondere la cultura. Perché? Perché il concetto di città intelligente (Smartcity) è strettamente legato all’arte in ogni sua forma. Tavagnacco l’ha capito ormai da tempo. E adotta sinergie culturali con ogni realtà che possa garantire un flusso continuo di idee e stimoli per tutti. La Fondazione Luigi Bon, che presiede all’attività dell’omonimo teatro a Colugna (nato come associazione nel 1896, fondazione dal 1943), è senza dubbio la realtà che porta il maggior contributo in questa parte dell’hinterland udinese.
E ieri, nella sede del Comune di Tavagnacco, ha presentato la nuova stagione di musica e prosa del piccolo teatro, ovvero Smartheatre. «Sì, perché – ha spiegato il direttore artistico, Claudio Mansutti – il nostro limite non è certo quello della qualità della programmazione, che indubbiamente è di caratura internazionale, ma quello degli spazi, tali da non consentire a tutti coloro che vogliono seguirci di trovare un posto libero». E qui, tra le righe, è scattato l’ennesimo appello alla politica «che però – ha precisato il presidente della Fondazione, Luciano Di Bernardo – si sta muovendo nella giusta direzione».
E ancora: «Ho avuto un incontro con l’assessore regionale alla cultura Elio De Anna, che sta lavorando a una nuova legge per il finanziamento alle realtà culturali fondata esclusivamente sul merito e sulla qualità dell’offerta. Allora ho pensato: noi possiamo stare tranquilli». E ha concluso: «Inoltre, grazie all’impegno del sindaco di Tavagnacco, Mario Pezzetta, potremo usufruire degli spazi dell’auditorium».
In effetti, a scorrere la nuova programmazione del Teatro Bon, ci sono molti spettacoli sia di musica sia di prosa – in collaborazione con l’Ert, diretto da Renato Manzoni – di rilevante interesse, dal punto di vista sia artistico sia culturale, con un occhio puntato anche al sociale. Si passa da proposte regionali a solisti internazionali che si legano affettivamente alla piccola realtà del Bon, dopo anni di fruttuose collaborazioni.
L’apertura della nuova stagione è fissata per sabato 24 novembre, alle 20.45: il sipario si aprirà al Bon, sul palco la Friuli Venezia Giulia Mitteleuropa Orchestra, diretta da Paolo Paroni, mentre al violino ci sarà Paolo Pascoletti. Martedì 15 gennaio, invece, all’auditorium di Pagnacco – Comune che collabora con Tavagnacco: a sottolinearlo c’era ieri l’assessore alla cultura Annalisa Filipponi –, andrà in scena, sempre alle 20.45, la Noche Flamenca con il violoncello di Ramon Jaffé. A seguire, martedì 22 gennaio, al Bon, il ritorno al pianoforte dell’innovativo Gregory Sokolov.
L’anniversario del celebre compositore francese Francis Poulenc verrà festeggiato grazie alla presenza del suo allievo, Gabriel Tacchinò, che in un programma a quattro mani insieme con Maurizio Moretti condurrà il pubblico nella Parigi del secolo scorso. Imperdibile. Il 25 marzo al Bon, alle 20.45, spazio al genio di Bach con le sonate per flauto e pianoforte, rispettivamente eseguite da Massimo Mercelli e Ramin Bahrami, grande divulgatore della musica bachiana.
E ora passiamo alla prosa, un percorso allestito assieme all’Ert: il 10 novembre all’auditorium di Pagnacco, sempre alle 20.45, Zuzzuro e Gaspare tra ironia e riflessione proporranno lo spettacolo Tutto Shakespare in 90 minuti, ovvero la versione italiana di The complete Works of William Shakespeare (abridged). Poi, nel 2013, quattro spettacoli al Bon, sempre alle 20.45: ll’11 gennaio Gaber se fosse Gaber, il 20 febbraio Troppe coincidenze, con la presenza del magistrato antimafia Giuseppe Ayala che rievocherà una tragedia ancora aperta, gli attentati fatali ai giudici Falcone e Borsellino, il 17 marzo L’arte del dubbio con Ottavia Piccolo e il 5 aprile Ballata con Licia Maglietta. «Vogliamo che la nostra città sia intelligente», ha detto il sindaco di Tavagnacco. La strada sembra quella giusta.
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